Giancarlo De Cataldo racconta
l'attentato terroristico alla sinagoga di Roma del 1982 e indaga
sui misteri che ancora lo avvolgono, in un docufilm che andrà in
onda stasera in seconda serata su Rai1, "9 Ottobre 1982, attacco
alla sinagoga".
Il documentario, che contiene un "cadeau" di Ennio Morricone e
il contributo di Nicola Piovani ed è prodotto dalla Golem di
David Parenzo e Shulim Vogelman in collaborazione con Rai
Documentari, ricostruisce una delle pagine più dolorose e ricche
di interrogativi della storia recente italiana, che rappresenta
ancora oggi una ferita aperta per la comunità ebraica e la città
di Roma: l'attacco del commando di terroristi di origine
palestinese che compì un sanguinoso attentato alla Sinagoga di
Roma in un giorno di festa per la comunità ebraica, in cui venne
ucciso un bambino di due anni, Stefano Gaj Taché e ferite,
alcune molto gravemente, altre 40 persone.
La ricostruzione storica della vicenda s'intreccia con un
racconto umano coinvolgente di Giancarlo De Cataldo e del
regista Paolo Borraccetti, un racconto impreziosito nel finale
da un brano inedito del maestro Ennio Morricone, donato alla
madre del piccolo Stefano in seguito all'attentato e arrangiato
e suonato dal maestro Piovani, autore di tutte le musiche del
film.
Il documentario restituisce alla memoria condivisa del nostro
paese un evento che per molti anni è stato dimenticato, vissuto
prevalentemente come un lutto famigliare interno alla comunità
ebraica. Oggi, soprattutto grazie al Presidente Mattarella, che
il giorno del suo insediamento ricordò tra le vittime italiane
del terrorismo internazionale Stefano Gaj Taché, possiamo
ricordare l'attentato alla sinagoga del 9 ottobre 1982 come una
ferita nazionale.
A più di quaranta anni dall'attentato De Cataldo racconta la
vicenda interrogando i testimoni dell'attentato terroristico,
tra loro la madre di Stefano, e cercando di ricostruire le
indagini e il processo giudiziario che portarono alla condanna
in contumacia, nel 1991, di un solo terrorista del commando. Ad
oggi si tratta di un atto terroristico del quale non si
conoscono tutti i responsabili e per il quale è stato riaperto
un fascicolo di indagine nel 2020.
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