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Ozpetek, 'scene forti in Nuovo Olimpo? Oggi è normale'

Ozpetek, 'scene forti in Nuovo Olimpo? Oggi è normale'

Il regista: "Mi sono ispirato a una mia storia degli anni '70"

ROMA, 22 ottobre 2023, 16:28

Redazione ANSA

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Addio alle famiglie allargate delle Fate ignoranti. Con Nuovo Olimpo, presentato in anteprima alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma e dal primo novembre solo sul Netflix, Ferzan Ozpetek questa volta va sul privato, sui rapporti del passato da cui è iniziato tutto.
    Al centro della storia due giovani venticinquenni, Enea (Damiano Gavino), aspirante regista, e Pietro (Andrea Di Luigi), studente di medicina, che si incontrano per caso in un cinema a luci rosse e si innamorano perdutamente per poi perdersi per trent'anni. Un amore gay, breve e intenso, raccontato dal regista anche attraverso scene forti. "Altro che scene forti. Il fatto è che io sono sempre stato in anticipo con i tempi, come mi ha detto un critico americano parlando del Bagno turco e delle Fate ignoranti. Oggi invece non c'è film in cui non ci siano scene in cui due dello stesso sesso si baciano. Immagino un mondo nuovo senza locali gay e locali etero, ma locali in cui vanno tutti".
    "Il punto di partenza del film - continua il regista - è una storia vera che mi è successa negli anni '70. Da tanto tempo volevo usarla come spunto per farne un film. Iniziando a lavorarci però mi sono subito accorto che la storia si allargava e non raccontava solo un amore, ma gli anni Settanta in cui tutto poteva accadere". Nel racconto di questa storia finita c'è anche rimpianto? "Se non avessi perso quell'amore oggi non avrei il mio Simone (Pontesilli, con cui si è unito civilmente nel 2016), dunque nessun rimpianto. Da ben ventitré anni siamo insieme, non mi è andata male. Lui poi è un essere particolare, straordinario".
   

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