La Procura di Roma si muove sul caso
partito dalla denuncia di un informatico che ha rivelato come su
piattaforme online siano presenti i numeri di telefono personali
delle massime cariche dello Stato, a cominciare da quelli del
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente
del Consiglio Giorgia Meloni.
I pm di piazzale Clodio hanno avviato un procedimento,
coordinato dal procuratore capo Francesco Lo Voi, al momento
senza indagati o ipotesi di reato. In Procura è arrivata una
prima informativa del Centro nazionale anticrimine informatico
per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) della
Polizia Postale. Gli inquirenti, in questa primissima fase,
stanno cercando di risalire a possibili soggetti eventualmente
collegati ad aziende che avrebbero raccolto i dati, per capire
la liceità dell'acquisizione delle informazioni personali.
Sulla vicenda - anticipata dal Fatto Quotidiano - è al lavoro
anche il Garante della privacy, che ha aperto un'istruttoria.
L'Authority ha aperto il fascicolo inviando una richiesta di
informazioni a 'Lusha Systems', una società statunitense che
offre alle aziende informazioni "arricchite" per trovare o
verificare, tra gli altri, indirizzi e-mail e numeri di telefono
fisso e mobile. La società ha nel suo core business la vendita
di recapiti anche telefonici di dubbia provenienza anche di
persone che vivono in Italia, inclusi quelli di rappresentanti
di spicco delle Istituzioni.
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