Violenze psicologiche e fisiche,
sminuendola, controllandole i messaggi sul cellulare e
prendendola a schiaffi: in una occasione, l'aveva anche fatta
cadere mentre era incinta, costringendola a cinque giorni di
ricovero nell'ospedale Spaziani di Frosinone per il pericolo di
aborto. Sono le accuse che a metà dello scorso mese una donna di
25 anni residente a Supino ha messo nero su bianco in una
denuncia presentata ai carabinieri. Che oggi ha fatto scattare
il divieto di avvicinamento per il suo ex compagno, un operaio
albanese di 34 anni residente a Ferentino. Per lui c'è il
sospetto di avere commesso il reato di "atti persecutori".
Dalle indagini dei carabinieri risulta che da novembre 2024, con
la fine della loro relazione sentimentale, l'operaio abbia messo
in atto diversi atti persecutori: cercava ripetutamente la ex
compagna al telefono in vari orari del giorno, andava ad
aspettarla sotto casa o sul luogo di lavoro; controllandola,
picchiandola e denigrandola anche in presenza della figlia
minore.
Letta l'informativa, il Giudice per le Indagini preliminari di
Frosinone ha disposto l'applicazione del braccialetto
elettronico ed il divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri
dalla donna.
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