"Le opere di miglioramento
tecnologico e strutturale dell'ospedale Oftalmico di Roma, che
durano da diversi anni, erano tutte state progettate e
finanziate dalla precedente Giunta. Sono soddisfatto che il
lavoro lasciato in eredità possa trovare ora applicazione:
significa che erano scelte giuste e sarebbe stato
istituzionalmente corretto riconoscerlo". Lo ha dichiarato il
consigliere regionale di Azione ed ex assessore alla Sanità,
Alessio D'Amato.
Ieri ha riaperto la palazzina storica dell'oftalmico, a
piazzale degli Eroi, nel quartiere Prati a Roma che ospita il
centro di riferimento regionale oftalmico, un presidio
finalizzato alla gestione di casi anche complessi di
oftalmologia medica e chirurgica, e che garantisce la funzione
di pronto soccorso specializzato. Sono state portate avanti
opere a carattere strutturale di consolidamento antisismico e
adeguamento dei vari impianti, da quello elettrico a quello
idrico, oltre alla ricostruzione del polo di diagnostica nel
piano seminterrato. A completare il quadro dei lavori anche la
nuova zona del Centro unico di prenotazione e dell'accoglienza.
L'investimento ha riguardato, inoltre, il rinnovamento globale
delle apparecchiature elettromedicali. Sono quasi 6mila gli
interventi effettuati ogni anno all'Oftalmico, di cui 3.500 solo
per la cataratta e più di mille per il distacco della retina.
Proseguono, infine, gli interventi di edilizia sanitaria
all'interno del nosocomio, la cui programmazione ammonta a 16
milioni di euro.
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