Via libera ai lavori di pubblica utilità per i lavoratori dello stabilimento Ilva di Cornigliano ma solo fino al 30 settembre di quest'anno. Lo ha deciso il tavolo tecnico che si è svolto al Ministero dello Sviluppo economico alla presenza dell'assessore comunale genovese Emanuele Piazza, del dirigente della Regione Pietro Paolo Giampellegrini e del direttore di Società per Cornigliano Enrico Da Molo. Ora la parola passa a un tavolo locale con istituzioni sindacati e società per Cornigliano per stabilire modalità e utilizzo delle risorse. Contrario all'uso delle risorse di Società per Cornigliano si è dichiarato subito il vicesindaco e vicepresidente della società Stefano Bernini.
"Dal punto di vista tecnico i lavori di pubblica utilità sono stati considerati compatibili con i contratti di solidarietà - spiega Piazza - e in questo modo potremo portare il reddito dei lavoratori dal 70% al 77%". A finanziare i lavori, come prevede l'emendamento, sarà la società per Cornigliano: "La cifra da qui a settembre è intorno al milione di euro - spiega l'assessore - per cui non c'è il rischio che vengano intasati i fondi per le bonifiche".
La soluzione rischia di non piacere ai comitati di Cornigliano che dal 2007 svolgono la funzione di 'osservatorio' rispetto alla bonifica e alla riqualificazione del quartiere come previsto dall'accordo di programma e che per domani hanno convocato una conferenza stampa. E non piace nemmeno al vicesindaco e vicepresidente di Società per Cornigliano Stefano Bernini: "E' il contrario di quello che chiedono i corniglianesi che non vogliono che siano intaccate le risorse destinate alla riqualificazione del quartiere come prevede l'accordo di programma. E' una guerra fra poveri assurda. Sono assolutamente contrario e se dovrò votare voterò contro". La prossima settimana Regione e Comune convocheranno un tavolo locale con i sindacati per illustrare quanto emerso a Roma. Resta l'incertezza sul futuro: "Al Mise ci hanno ribadito che i contratti di solidarietà possono essere rinnovati fino al 2018 - spiega Piazza - e a settembre partendo dall'accordo di programma bisognerà ricontrattarli con il Governo e probabilmente con la nuova proprietà".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA