Goa-Boa festival compie 25 anni e
quella dal 30 giugno all'8 luglio al Porto Antico, sarà
un'edizione speciale. "Abbiamo condensato 5 decadi in otto
giorni - spiega il direttore Totò Miggiano - abbiamo fatto una
selezione del "best of" di questi 25 anni prendendo dalla prima
all'ultima edizione". Ci saranno dai Kraftwerk, pionieri della
musica elettronica, con il nuovo e avveniristico show, a Peter
Hook a Kim Gordon cofondatrice dei Sonic Youth, dai Baustelle ai
Nu Genea, da Alice che canta Battiato con un'orchestra di 25
elementi (il 7 luglio) ai Coma_Cose, da Venerus a Salmo, un mix
che rappresenta le diverse generazioni. E fra le chicche il
reading con dj set dello scrittore Irwine Welsh, l'autore di
Trainspotting che compie 30 anni.
"Partiamo venerdì 30 con i Nu Genea, che sono probabilmente
gli artisti italiani più richiesti all'estero - racconta
Miggiano - hanno registrato un serie infinita di sold out e
aprono questa nuova edizione. E andando a ritroso nel tempo,
passando di decade in decade, arriviamo fino ai Kraftwerk sabato
8 luglio". In mezzo, gli altri protagonisti e anche una folta
rappresentanza di giovani artisti, genovesi e non, tutti uniti
in "un cartellone che coniuga passioni di nicchia e gusti
popolari, storia della musica e nuove tendenze". La cosa più
difficile è stata lasciare fuori qualche nome. Ma ci sono anche
altre difficoltà che si potrebbero risolvere, dice Miggiano:
"Credo che se da una parte a Genova abbiamo una capacità
impressionante di dare vita e presentare tante cose, che
comincia con il sindaco Bucci e finisce con l'ultimo degli
operatori, ci piacerebbe ci fosse un po' più di regia e
organizzazione che ottimizzi tutto quanto si produce e faccia sì
che venga valorizzato". Un'organizzazione che eviti
sovrapposizioni e consenta una destagionalizzazione di festival,
eventi e concerti: "Provare a sistemare le cose davanti ad un
calendario, con una regia illuminata, consentirebbe a Genova di
avere 12 mesi l'anno ricchi e intensi". L'altro nodo sono gli
spazi: "Ci sono un mare di operatori che vorrebbero fare di più
anche in inverno, ma spesso non riescono anche perché si
scontrano con il fatto di dove farlo. Mancano strutture di
dimensioni intermedie".
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