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Sversamento idrocarburi nel torrente, 5 tecnici Eni a processo

Sversamento idrocarburi nel torrente, 5 tecnici Eni a processo

A Genova, fatti risalenti al 2022

GENOVA, 31 marzo 2025, 17:51

Redazione ANSA

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La pm Eugenia Menichetti ha disposto la citazione diretta a giudizio per cinque tecnici dell'Eni indagati per lo sversamento di idrocarburi nel torrente Varenna a Genova Pegli avvenuto nel 2022. Il processo inizierà il prossimo 24 ottobre. I primi a finire nel registro degli indagati erano stati il responsabile del deposito carburanti e un tecnico della multinazionale a cui si sono poi aggiunte le altre tre figure tecniche. Il reato contestato è inquinamento colposo.
    La pm, subito dopo lo versamento aveva sequestrato una parte dell'oleodotto di Multedo, circa 100 metri. Dai primi rilievi era emerso che il problema sarebbe stato legato al mancato funzionamento di un sistema di sicurezza, obbligatorio dopo il disastro di Seveso, che avrebbe dovuto intercettare e bloccare la fuoriuscita del petrolio nel torrente evitando il disastro.
    Qualche settimana prima dello sversamento erano stati effettuati lavori di manutenzione sulla conduttura che era stata svuotata con l'utilizzo di azoto.
    Era stata la stessa Eni ad ammettere la fuoriuscita di idrocarburi quantificando la perdita in circa quattromila litri.
    La società aveva spiegato che lo sversamento era "avvenuto durante le operazioni propedeutiche agli interventi di manutenzione straordinaria dell'oleodotto Genova Pegli, su un'area pavimentata all'interno del deposito". Per evitare che il petrolio arrivasse in mare erano state posizionate delle panne assorbenti.
   

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