Nel secondo giorno del viaggio
dedicato alla conoscenza della tragedia che colpì gli italiani
alla fine della Seconda Guerra Mondiale, promosso dal Consiglio
regionale della Liguria, la delegazione ligure di studenti ha
visitato il "Magazzino 18": "il museo si trova nel porto di
Trieste e in quel silos vennero ammassate le poche cose che gli
italiani, costretti alla fuga dalle Venezia Giulia e Dalmazia,
non poterono portare con sé e oggi rappresenta, dunque, una
drammatica testimonianza della straziante separazione di
migliaia di famiglie dalla terra dove per secoli la comunità
italiana aveva vissuto" spiega una nota del Consiglio.
Lunedì, nel primo giorno del viaggio, si è svolta la visita
al Sacrario militare di Redipuglia dove riposano le salme di
oltre 100 mila soldati morti nella la Prima Guerra Mondiale.
Ieri mattina la delegazione è entrata nel Museo del
Lasciapassare, a Gorizia, al confine fra Italia e Slovenia, che
rappresenta una preziosa documentazione della storia di Gorizia
e, al di là del confine, di Nova Gorica. "L'esodo fu provocato
dalla persecuzione organizzata dalle truppe irregolari di Tito
contro la popolazione di origine italiana, che da secoli si era
insediata lungo la costa nord occidentale della penisola
balcanica: migliaia di persone furono gettate nelle foibe o
uccise in esecuzioni di massa costringendo, dunque, un numero
impressionante di famiglie a lasciare le proprie case e a
cercare rifugio in Italia". "Il viaggio, dopo 8 ore di strada, è
iniziato subito in modo intenso. Arrivati al Sacrario di
Redipuglia - raccontano gli studenti - il silenzio e l'immensità
del luogo ci hanno colpiti profondamente. La cerimonia della
deposizione della corona è stata solenne e toccante. Abbiamo poi
visitato una trincea e una zona dove i soldati vivevano durante
la guerra: camminare in quei luoghi ci ha fatto immaginare le
difficoltà e le paure che affrontavano ogni giorno. Dopo la
visita, il trasferimento a Gorizia ci ha dato modo di elaborare
tutto ciò che abbiamo vissuto. Un'esperienza - concludono - che
ci ha segnati e che porteremo dentro a lungo".
La delegazione è composta da 17 dei 19 studenti, vincitori
della 23° edizione del concorso regionale "Il sacrificio degli
Italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria,
rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei
popoli", accompagnati da insegnanti, rappresentanti liguri
dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia e un
consigliere regionale. Dieci ragazzi provengono da istituti di
Chiavari, tre da Imperia, due da Savona e altri due da Genova e
Valle Scrivia.
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