Le segreterie Fp Cgil Liguria e
Uil Fpl Liguria proclamano lo stato di agitazione del personale
del comparto sanitario in tutta la regione. "La contrazione
degli organici, che affligge il settore da molti anni, ancor
prima ancora dell'emergenza pandemica, insieme all'età media del
personale addetto all'assistenza - si legge nella nota congiunta
-, ha determinato un peggioramento inesorabile delle condizioni
di lavoro degli operatori con un incremento del rischio
professionale". "Tale circostanza mette a rischio i
professionisti, la loro sicurezza, la loro salute nonché
l'erogazione dei servizi ai cittadini e soprattutto la qualità
dell'assistenza ai pazienti - dichiarano Diego Seggi e Milena
Speranza, segretari generali Fp Cgil Liguria e Uil Fpl Liguria -
L'insostenibile aumento dei carichi di lavoro del personale già
stremato e logorato da ben 36 mesi di emergenza sanitaria senza
tregua, rende impossibile affrontare la turnistica con il
rispetto degli istituti contrattuali relativi al riposo e al
recupero psicofisico. Tutto ciò determina inevitabilmente anche
un ricorso incontrollato allo straordinario, spesso programmato
in totale violazione del Ccnl, finanziando di fatto la carenza
di personale mediante l'utilizzo delle risorse del relativo
Fondo Contrattuale, circostanza che penalizza ulteriormente i
lavoratori incidendo indirettamente sulla disponibilità della
quota di produttività collettiva a disposizione". Inoltre, i
sindacati contestano l'insufficiente finanziamento di risorse
dedicate alle prestazioni aggiuntive, la mancata applicazione
dell'accordo per la distribuzione delle risorse già accantonate,
l'aumento delle patologie da stress, la totale mancanza di
integrazione ospedale territorio, l'assenza di un reale
potenziamento della medicina territoriale che possa farsi carico
delle cronicità a domicilio o in strutture dedicate. "La
drammatica situazione dei lavoratori dei Pronto Soccorso, dove
il problema dello stazionamento costante delle barelle,
addirittura da campo, per oltre 48/72 ore, unito alla carenza di
personale medico, infermieristico e sociosanitario, rende
impossibile la gestione dei pazienti e insostenibile il carico
di lavoro del personale, esposto a una umiliazione professionale
continua anche attraverso il demansionamento - proseguono Seggi
e Speranza -. Esiste una totale assenza di riconoscimento e
valorizzazione dei professionisti sanitari. Esempio evidente è
il mancato incremento delle indennità di Pronto Soccorso nel
2024 pur in presenza della necessaria copertura economica
dedicata. Le mancate risposte in tema di assunzioni, le ultime
assolutamente insufficienti, considerato il naturale turn over
dovuto anche alla mobilità di avvicinamento dei professionisti
alle rispettive regioni di origine, e all'inesorabile fenomeno
delle dimissioni da parte dei professionisti sanitari aggiungono
elementi che portano a dichiarare lo stato di agitazione. Così
come il dilagare del fenomeno delle aggressioni, che vede gli
operatori sanitari completamente abbandonati da politica e
istituzioni".
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