E' stato proiettato oggi a Genova
alla Sala Cap "Magma-Mattarella. Il delitto perfetto", il
docufilm sul delitto Mattarella che "ricorda un arco temporale
segnato dagli anni di piombo che oggi la maggior parte dei
35-40enni non conosce a fondo". L'iniziativa è del M5s. "La
storia pare essersi fermata alla Seconda Guerra mondiale. Eppure
la storia degli ultimi decenni è densa di fatti che hanno
profondamente segnato il nostro presente" ha spiegato Giorgia
Furlan, la regista. "Per la senatrice M5S Dolores Bevilacqua,
componente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai -
spiega una nota -, la tv di Stato, pur avendolo annunciato nei
suoi vari palinsesti, ha scelto di non trasmettere Magma. Ho
chiesto delucidazioni e la spiegazione è stata surreale: il
servizio pubblico ha ritenuto il docufilm non sufficientemente
attrattivo per un pubblico giovane. Affermazione poi
puntualmente smentita da Netflix e La7, che lo hanno invece
trasmesso con successivi dibattiti ottenendo un notevole
successo di ascolti".
"È ancora senza giustizia il delitto Mattarella, tanto che lo
stesso presidente della Repubblica non sa chi ha ucciso suo
fratello" ha ricordato Gianluca Daluiso di SkuolaNet e
RadioRadio2 introducendo il dibattito successivo alla proiezione
"Libertà di espressione e giornalismo indipendente". Così come
sono "senza giustizia i tanti giornalisti uccisi negli ultimi
anni" ha dichiarato in collegamento Sigfrido Ranucci. "E' in
atto nel nostro paese un tentativo di riscrivere la storia delle
stragi, anche con depistaggi. Credo ci sia un disegno ben
preciso ed è molto grave".
Per il senatore M5S Luca Pirondini: "Magma non è l'unico caso
di bavaglio al giornalismo indipendente. Non è normale che
giornalisti come Ranucci debbano vivere sotto scorta; non è
normale che giornalisti come Cancellato vengano spiati dallo
Stato; non è normale che eroi della lotta alla mafia come il
senatore Scarpinato debbano rinunciare alla scorta di primo
livello. Non lasciamo solo chi lotta ogni giorno per far
emergere la verità" ha aggiunto Pirondini.
"C'è ancora tanto da fare in Europa e in Italia, partendo
dall'adeguare il nostro ordinamento al regolamento Emfa per
l'indipendenza dalla politica dei mezzi di comunicazione come la
Rai: insieme, abbiamo il dovere di sostenere la stampa
indipendente. Perché mi pare evidente: non c'è democrazia senza
libertà di stampa" ha aggiunto Tiziana Beghin, già
capodelegazione M5S all'Europarlamento ricordando i 23
giornalisti uccisi negli ultimi dieci anni.
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