Presso la sala operatoria di
Otorinolaringoiatria dell'Istituto Giannina Gaslini è stato
eseguito un intervento chirurgico complesso su una bambina di 5
mesi, proveniente da Trento e affetta da una neoformazione
localizzata nello spazio retrofaringeo/parafaringeo destro.
La sede, profonda e particolarmente difficile da raggiungere
e le dimensioni della massa che dalla parete posteriore del
faringe occludeva lo spazio respiratorio, hanno reso
indispensabile l'intubazione per consentire alla piccola di
respirare. E' stato quindi necessario e urgente realizzare un
delicato intervento, nonostante l'età della paziente (5 mesi) ed
i rischi connessi alle eventuali lesioni di strutture vitali
adiacenti.
L'intervento è stato condotto da un'équipe multidisciplinare
composta da Roberto D'Agostino, direttore di
otorinolaringoiatria, da Sabrina Garofolo, dirigente medico e da
Giovanni Danesi, direttore responsabile di otorinolaringoiatria
e microchirurgia della base cranica dell'Ospedale Papa Giovanni
XXIII di Bergamo.
La lesione è stata raggiunta con un accesso transparotideo
esterno e rimossa integralmente, senza coinvolgimento delle
strutture nervose e vascolari adiacenti. La paziente è stata
estubata nelle ore successive all'intervento e ha ripreso
spontaneamente la respirazione e l'alimentazione, con un decorso
clinico favorevole.
"L'intervento - sottolinea D'Agostino - ha richiesto una
pianificazione accurata e il coinvolgimento di diverse
competenze specialistiche. Il risultato ottenuto conferma il
valore della collaborazione multidisciplinare e la capacità
dell'Istituto Giannina Gaslini di affrontare situazioni
complesse con approccio integrato e tempestivo".
"L'Ospedale Gaslini ha detto l'assessore regionale alla
Sanità - si conferma ancora una volta un'eccellenza della sanità
non solo ligure ma italiana e questo intervento chirurgico
particolarmente complesso su una bambina di appena cinque mesi è
un'ulteriore conferma dell'altissimo livello di professionalità
dei medici. Il nostro ospedale pediatrico, sempre di più un
punto di riferimento nazionale e internazionale, offre cure per
centinaia di bambini malati ma soprattutto offre speranza".
Secondo la letteratura scientifica, i tumori parafaringei
rappresentano meno del 2% delle neoplasie del distretto
cervico-cefalico, e i neuroblastomi in questa sede sono stati
segnalati in un numero estremamente limitato di casi, in
particolare sotto l'anno di età. Il decorso post-operatorio è al
momento positivo.
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