Sono due gemelline i primi nati
in Lombardia grazie ad una procedura di fecondazione eterologa,
in convenzione con il Sistema sanitario regionale, realizzata
all'ospedale Niguarda di Milano. Il trattamento, eseguito con
ovociti avuti da una donatrice, è iniziato lo scorso febbraio ed
è andato a buon fine al primo tentativo.
"Nel 2019 abbiamo seguito un lungo e complesso iter per
attrezzare i nostri laboratori, formare gli specialisti e
avviare le convenzioni con le banche internazionali, per poter
aiutare le coppie che desiderano intraprendere questo percorso -
commenta Marco Bosio, Direttore Generale del Niguarda - Ecco
perché oggi siamo particolarmente felici di poter annunciare la
nascita di queste due bambine". Risalgono al maggio 2019 le
delibere regionali che hanno individuato il Niguarda come hub
centralizzato di stoccaggio dei gameti donati e come primo
centro specializzato in Lombardia per questo tipo di
fecondazione.
"Il nostro centro segue annualmente circa 500 procedure di
fecondazione omologa a cui si aggiungono i 60 casi che stiamo
seguendo di eterologa - aggiunge Maurizio Bini, responsabile del
gruppo per la diagnosi e terapia della sterilità -. In questo
caso la fecondazione è avvenuta poco prima dello scoppio
dell'emergenza coronavirus, periodo durante il quale siamo stati
costretti a sospendere e rimodulare l'attività. Ma la
gravidanza di questa coppia è andata avanti senza nessun
problema, così come il parto". Per la coppia è il coronamento di
un sogno inseguito per oltre 5 anni. "Il percorso è stato lungo,
tortuoso e molto impegnativo, ma oggi possiamo dire che ne è
valsa la pena, il sogno si è realizzato - hanno commentato i
neogenitori - Alle coppie che hanno intenzione di intraprendere
questo percorso diciamo che non è facile, ma non dovete mai
perdere la speranza". (ANSA)
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