Esplora tutti gli aspetti della
figura di Venere - nata dalle acque come figura celeste, dea
della bellezza, madre di cupido - la mostra 'Venere. Natura,
ombra e bellezza' che è in programma dal 12 settembre al 12
dicembre a Palazzo Te di Mantova, terza e ultima tappa del
progetto Venere divina. Armonia sulla terra prodotto da
Fondazione Palazzo Te.
Curata da Claudia Cieri Via, l'esposizione si divide in nove
sezioni, che mostrano la varietà delle immagini della dea dal
secondo secolo avanti Cristo al Seicento, avvalendosi di monete,
statue, dipinti, ma anche miniature e preziosi volumi come il De
Rerum Natura di Lucrezio posseduto da papa Sesto V, ma anche
Venere e Mercurio presentano a Giove Eros e Anteros del Veronese
in prestito dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze o Il giudizio
di Paride di Peter Paul Rubens proveniente dalla Akademie der
bildenden Künste di Vienna, o ancora Venere, Cupido e Marte di
Guercino.
I prestiti arrivano anche dalla Biblioteca Apostolica
Vaticana al Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique di
Bruxelles, dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid e includono
opere di Lucas Cranach, di Albrecht Dürer, di Dosso Dossi e
vengono ad arricchire l'esposizione gli affreschi stessi di
Palazzo Te, in cui Venere è costantemente raffigurata.
Il progetto è organizzato e prodotto da Fondazione Palazzo Te
e Museo Civico di Palazzo Te, promosso dal Comune di Mantova con
il patrocinio del MiC, il contributo di Regione Lombardia e
Fondazione Banca Agricola Mantovana, il sostegno di Amici di
Palazzo Te e dei Musei Mantovani e il supporto tecnico di Glas
Italia, Pilkington, iGuzzini.
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