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Protocollo a Milano, 'le ordinanze cautelari ai giornalisti'

Protocollo a Milano, 'le ordinanze cautelari ai giornalisti'

Siglato tra vertici uffici giudiziari e l'Ordine dei giornalisti

MILANO, 09 dicembre 2024, 14:34

Redazione ANSA

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Un protocollo, "il primo di questo genere in Italia", permetterà ai giornalisti "accreditati" al Palazzo di Giustizia di Milano di chiedere formalmente ed ottenere copie delle ordinanze cautelari dell'ufficio Gip o alcuni altri atti giudiziari, come decreti o sentenze, secondo "una definizione di interesse pubblico" che terrà conto di un preciso "decalogo".
    Il documento 'pilota' è firmato oggi dal presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia, dal procuratore Marcello Viola, dal presidente dell'Ordine degli avvocati milanesi Antonino La Lumia, dalla presidente della Camera penale milanese Valentina Alberta e dal presidente dell'Ordine dei giornalisti di Milano Riccardo Sorrentino.
    Dal giugno 2023, ha sottolineato Roia, tutti i 'protagonisti' firmatari del "Documento di intesa in materia di informazione giudiziaria" hanno lavorato a questo protocollo, che servirà a "tutelare il principio della presunzione di innocenza" e una "corretta e completa informazione", che risponda ai "criteri della continenza e dell'interesse pubblico". Per quanto riguarda "l'interesse", richiesto dall'articolo 116 del codice di procedura penale per il "rilascio tempestivo" delle ordinanze cautelari, come è stato evidenziato in una conferenza stampa, sarà "valutato caso per caso e senza automatismi", sulla base di "una definizione di interesse pubblico, diversa da quella che presiede alle comunicazioni dell'Autorità giudiziaria, che terrà conto di un decalogo, proposto dall'Ordine dei giornalisti". Per i procedimenti penali e civili, poi, nel documento si richiama "la possibilità di un'informazione provvisoria su decisioni e sentenze, in particolare all'esito della camera di consiglio", ossia prima del deposito delle motivazioni.
   

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