L'Associazione lombarda dei
giornalisti (Alg) scende in campo a favore dell'abolizione del
Jobs Act e delle norme che "precarizzano" il lavoro "riducendo
nei fatti diritti e retribuzioni". L'assemblea di Cdr e
Fiduciari sindacali lombardi è convocata per il 15 maggio, alle
10.30, in occasione della tavola rotonda organizzata con la Cgil
nella Sala Tobagi dell'Alg in viale Monte Santo 7 a Milano.
"L'Alg sostiene i referendum dell'8 giugno su lavoro e
cittadinanza - spiega in una nota il presidente dell'Alg, Paolo
Perucchini -. Quattro fondamentali referendum sul lavoro
ripristinano i diritti aboliti dal Jobs Act e un quinto
referendum riduce i termini per ottenere la cittadinanza
italiana".
La Giunta della Lombarda ha deciso che l'Associazione
sosterrà i referendum e si impegnerà per promuoverne la
partecipazione. La discussione circa i referendum sul lavoro
verterà soprattutto "su come le norme introdotte negli ultimi
anni - e che la consultazione referendaria intende cancellare -
abbiano avuto un impatto anche nel mondo dell'editoria, che
troppo spesso si considera non coinvolto dall'evoluzione del
diritto del lavoro. I diritti che i sindacati intendono
ripristinare sono la reintegra nel posto di lavoro in caso di
licenziamento illegittimo anche per i lavoratori assunti dopo
l'entrata in vigore del Jobs Act; la cancellazione del tetto
massimo all'indennizzo nel caso di licenziamento ingiustificato
nelle aziende sotto i 15 dipendenti; il ritorno dell'obbligo di
motivazione per i contratti a tempo determinato; l'attribuzione
alle aziende committenti della responsabilità in caso di
infortunio dei lavoratori delle ditte appaltatrici".
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