Tra le "criticità tecniche" e
"distorsioni" delle proposta di integrazione tariffaria del
Comune di Milano "ancora tutte sul tavolo", l'assessore Terzi ha
evidenziato il sistema di scontistica che crea "tariffe troppo
elevate per i biglietti ordinari ed eccessivamente scontate per
gli abbonamenti", al quale si sommano le ricadute sui titoli di
viaggio ferroviari e l'impatto "sugli introiti di Trenord". In
particolare "i pendolari che usano soltanto il treno avrebbero
avuto rincari dal 10 al 40-50% e questo per noi è inaccettabile"
ha sottolineato l'assessore, escludendo che alla base dello stop
della Regione ci siano "questioni politiche".
"Abbiamo svolto numerosi incontri tecnici che però non si
sono rivelati esaustivi. Milano ha lavorato sull'ipotesi in
maniera autonoma, non con quel confronto e quella condivisone
previste dal regolamento e che noi come Regione avremmo
auspicato, anzi riteniamo necessario, soprattutto in
considerazione che stiamo parlando dell'agenzia che muove il
numero di mezzi e di persone più importante della Regione.
Quindi comprenderete bene la preoccupazione di Regione Lombardia
di arrivare ad una previsione che sia assolutamente
inattaccabile sotto ogni punto di vista ed efficiente anche nei
suoi elemento tecnici. Non si può pensare di farlo in tempi
zero, anche perché rischiamo di trovarcelo come modello per
tutte le altre agenzie" ha spiegato Terzi ai consiglieri.
A margine della commissione, l'assessore ha confermato che,
senza l'assenso della Regione, Milano non potrà procedere con
l'aumento a due euro del biglietto Atm. "Allo stato attuale no
perché è vietato dalla legge regionale. Quello che può fare,
come tutte le altre agenzie di tpl, è l'adeguamento Istat,
portando il ticket attorno a 1,70 euro, un aumento già
considerevole". "L'interlocuzione andrà avanti, non è che oggi
smettiamo di parlare con l'agenzia di Milano. Ma rispetto
all'ipotesi di integrazione con l'aumento a due euro che ci
hanno ufficiosamente presentato, finché non superiamo tutti i
limiti tecnici non possiamo pensare di avere a un'intesa" ha
aggiunto. A chi le ha chiesto quando i cittadini vedranno gli
effetti pratici dell'accordo sull'integrazione tariffaria che la
Regione punta a raggiungere nella seconda metà dell'anno con
tutte le agenzie del trasporto pubblico locale, "le gare si
svolgeranno nel 2019 e dispiegano i loro effetti nell'anno
successivo" ha risposto infine l'assessore.
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