"Abbiamo sostenuto la legge no slot
nella scorsa legislatura e depositato una proposta di legge per
ampliare la normativa regionale, che reputiamo assolutamente
carente. La Lombardia non può essere un casinò a cielo aperto e
la normativa deve essere assolutamente aggiornata e ampliata. In
ogni caso quella in vigore andrebbe applicata. Proprio per
questo è assurdo che nel 2019 si parli ancora di slot nelle
stazioni: la ludopatia è una sciagura e la gestione delle sale e
delle macchine da gioco, spesso opaca, nasconde e favorisce
attività illecite e mafiose. L'assessore deve passare dalle
parole ai fatti" sollecita dal Movimento 5 Stelle Luigi
Piccirillo.
"Ben venga qualunque iniziativa utile a fermare la presenza
di slot machine, in coerenza con il grande lavoro iniziato con
la legge regionale del 2013. Oggi che tutti parlano di lotta
all'azzardo deve essere chiaro che è proprio grazie a questa
norma che negli ultimi anni in Lombardia sono sparite 8 mila
macchinette" commenta Viviana Beccalossi, (Gruppo Misto)
promotrice della legge regionale anti-ludopatia.
"Come ha giustamente sottolineato l'assessore Terzi, Fnm già
previsto di bandire le macchinette dai bandi per le prossime
assegnazioni di spazi, così come da tre anni è stata siglata
un'intesa sulla limitazione alla pubblicità dell'azzardo nelle
stazioni e sui mezzi. Ora anche Rfi dia lo stesso segnale",
aggiunge.
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