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Temi caldi
In collaborazione con Università degli Studi di Bergamo
Bergamo punta sull'Università come
motore di sviluppo territoriale, sociale e culturale: con il
Manifesto "Com-Uni Bergamo", presentato oggi dall'Università
degli studi di Bergamo e dal Comune di Bergamo nella giornata
conclusiva della rassegna Bergamo Next Level, la città si
candida a diventare un modello nazionale di collaborazione tra
ateneo e territorio.
Durante i lavori, il rettore Sergio Cavalieri e la sindaca Elena
Carnevali hanno illustrato gli obiettivi del Manifesto,
sottolineando l'importanza di un'alleanza tra istituzioni per
costruire una comunità formativa aperta e dinamica. Il
documento, infatti, si pone l'obiettivo di definire linee guida
per lo sviluppo di una città universitaria capace di valorizzare
le risorse umane e favorire la sinergia tra ricerca, didattica e
territorio.
Tra i pilastri del progetto vi sono la promozione di politiche
abitative sostenibili per studenti e docenti, il potenziamento
della mobilità sostenibile e la creazione di spazi condivisi che
favoriscano l'innovazione e il dialogo interculturale. Inoltre,
grande attenzione è dedicata alla costruzione di un'identità
universitaria integrata con il tessuto cittadino, per rendere
Bergamo un polo attrattivo sia a livello nazionale che
internazionale.
"Con questo Manifesto - ha spiegato il rettore Cavalieri -
vogliamo ribadire il ruolo centrale dell'Università nel tessuto
urbano e sociale della città. Bergamo si afferma sempre più come
polo attrattivo per studenti e ricercatori, capace di
valorizzare le risorse umane e stimolare lo sviluppo culturale e
tecnologico del territorio. La giornata di oggi rappresenta una
tappa fondamentale per rafforzare il legame tra ateneo e
comunità, mettendo a sistema progetti condivisi e visioni
innovative per il futuro. Il nostro obiettivo è creare una città
universitaria che sia inclusiva, dinamica e proiettata verso le
sfide globali".
Per la sindaca Carnevali, "il legame tra Bergamo è
l'Università è inscindibile, è sempre più un fattore decisivo di
crescita e di vivacità culturale, formativa e sociale e rende
questa città attrattiva per i giovani, i futuri professionisti,
le famiglie, le nuove classi dirigenti. Bergamo è città
universitaria da tempo e da anni cresce in termini di iscritti,
docenti, relazioni internazionali. Abbiamo voluto questo
Manifesto perché Bergamo è città universitaria a tutti gli
effetti".
Il progetto è parte di una più ampia iniziativa nazionale
promossa da Crui (Conferenza dei rettori delle università
italiane) e Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che,
nel marzo 2025, hanno formalizzato un Protocollo d'intesa per la
nascita di un Comitato di Coordinamento composto dai Sindaci e
dai Rettori delle città universitarie italiane. A tracciare le
direttrici della visione condivisa da Università e territorio,
Giovanna Iannantuoni, presidente della Crui e Alberto Felice De
Toni, sindaco di Udine e presidente Tavolo di Coordinamento
Comuni e Università, delegato Anci.
In collaborazione con Università degli Studi di Bergamo
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