"Sono convinto che in questo momento così delicato per la nostra società sia ancora più importante far conoscere a tutti non soltanto la figura di mio padre, ma soprattutto il messaggio che il suo lavoro e la sua vita possono trasmettere alle nuove e passate generazioni".
Lo scrive in una lettera al Consiglio Regionale delle Marche Tommaso Urbani, figlio del medico e microbiologo di Castelplanio Carlo Urbani, e presidente di Aicu (Associazione italiana Carlo Urbani), nata nel 2003 dopo la morte del padre che per primo identificò e classificò la Sars (la Sindrome Respiratoria Acuta Grave) o "polmonite atipica", di cui Urbani morì.
Il messaggio di Urbani era la "salute per tutti, senza distinzioni, la solidarietà, la lotta contro le ingiustizie e le disuguaglianze.
Temi che devono accompagnarci in questa nuova fase in cui tutti devono poter dare il proprio contributo, senza lasciare indietro nessuno". La missiva, letta in aula dal presidente dell'Assemblea Dino Latini, segue l'invito a Tommaso Urbani in Consiglio promosso dallo stesso presidente: non ha potuto partecipare alla seduta - mista in presenza e in streaming ma a porte chiuse per il pubblico dopo la positività di un consigliere - e quindi ha ringraziato il Consiglio, esprimendo l'apprezzamento di Aicu e della sua famiglia, "per la vicinanza sempre mostrata dalla Regione dal 2003" anno anche di nascita dell'associazione.
"Negli anni - ha ricordato -, tanti i progetti realizzati insieme alle istituzioni regionali, e mi auguro che questa stretta collaborazione possa proseguire anche in futuro.
L'istituzione della giornata dei camici bianchi, in occasione del 29 Marzo in memoria di mio padre o la realizzazione del Museo Carlo Urbani, sono solo alcuni dei progetti che spero vedranno la luce nel corso di questo anno". A dicembre l'Aula aveva respinto un emendamento del consigliere di minoranza Antonio Mastrovincenzo (Pd) in base a una legge approvata ad agosto 2020, di ripristinare il contributo di 10mila euro, non inserito in bilancio, per celebrare una giornata dedicata a Urbani. La maggioranza aveva rimarcato la necessità di una ricognizione generale delle spese prima del via libera.
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