Fabriano ha un'opera di Donatello, ovvero il San Pietro Martire. L'opera, per secoli celata alla vista e al riconoscimento, è stata riscoperta all'interno della chiesa di San Domenico di Fabriano, dove giaceva quasi dimenticata in una nicchia nascosta.
Sull'opera e sul percorso di attribuzione è stato scritto il volume "Donatello e Il San Pietro Martire a Fabriano: riflessioni dopo il restauro", edito da Fondazione Marche Cultura e curato da Alfredo Bellandi, Giorgio Bonsanti e Giancarlo Gentilini, presentato nell'Oratorio della Carità di Fabriano. Vi sono raccolti i contributi dei relatori intervenuti nel convegno di studi del 29 ottobre 2023 e le più recenti riflessioni sull'attribuzione dell'opera al celebre artista del Quattrocento italiano Donatello.
"Attribuita erroneamente per anni a un artista ottocentesco, oggi, grazie agli studi approfonditi degli esperti, contenuti in questo volume, possiamo confermare che si tratta di un autentico capolavoro di Donatello, raffigurante San Pietro Martire, il santo domenicano noto per la sua lotta contro l'eresia- ha dichiarato l'Assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi-.
Fabriano e la Regione Marche si fanno ancora una volta custodi di un gioiello artistico di inestimabile valore, forti della convinzione che l'arte è il mezzo più potente per trasmettere la storia di una comunità".
Scultura di sorprendente bellezza che coniuga una straordinaria monumentalità e un vibrante naturalismo nella policromia emersi dal restauro, l'opera era stata presentata, prima dell'intervento di restauro, con un'attribuzione a Donatello, nella mostra svoltasi agli Uffizi dal titolo "Fece di scoltura di legname e colorì - Scultura del Quattrocento in legno dipinto a Firenze" (2016) curata da Alfredo Bellandi e diretta da Eike D. Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi. "È la prima opera edita dalla Fondazione Marche Cultura e rappresenta per la Regione Marche una ulteriore crescita dell'attenzione verso la cura del nostro immenso patrimonio artistico - ha dichiarato Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura". Alla presentazione è intervenuto anche Giorgio Bonsanti, già professore ordinario di Storia e tecniche del restauro Università degli studi di Firenze e soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze: "Fino a poco tempo fa non si conosceva o si conosceva solo parzialmente il Donatello intagliatore in legno, questa opera è una scoperta importante in quanto conferisce un'ulteriore prova sull'enorme multiformità dell'arte di Donatello che era capace di lavorare tutte le tipologie di materiale" ha concluso il prof. Bonsanti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA