Due ambienti separati per un
contrappunto artistico intorno al tema del corpo, affrontato
nelle opere di due artisti di origine marchigiana, l'incisore e
pittore urbinate Carlo Iacomucci e la pittrice jesina Maria
Grazia Focanti. A Jesi (Ancona), Palazzo Bisaccioni accoglie la
mostra "Mèta - corporis" che inaugura giovedì 17 aprile alle ore
17,30 e resta aperta fino al 7 maggio. L'esposizione è promossa
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e curata da Sara
Tassi, per offrire un ulteriore spazio di riflessione sull'arte
contemporanea all'interno del museo che, in questi anni, è
divenuto in regione uno dei principali centri espositivi aperti
all'arte del '900 e dei nostri giorni.
Pur nella diversità stilistica ed espressiva della loro
produzione, Iacomucci e Focanti restituiscono una corrispondenza
rispetto al tema del divenire della corporeità. Il titolo
associa due termini di diversa natura ed etimologia: mèta deriva
dal greco μετά che significa, tra le tante accezioni possibili,
'oltre', mentre corporis, dal latino corpus, è il 'corpo'. Oltre
i corpi, dunque, in un percorso espositivo che parla di
metamorfosi, topos della letteratura fin dall'antichità e
ispirazione per l'arte di ogni tempo. Figure dipinte 'oltre i
corpi', in una metamorfosi artistica che - spiega la curatrice -
"permette ai corpi di esprimersi oltre il canone apparente"
La mano decisa e graffiante di Carlo Iacomucci definisce il
corpo femminile come la ricomposizione di un caos primordiale,
la visione pittorica di Maria Grazia Focanti è l'apertura a un
mondo onirico in cui il dato fenomenico si fonde con quello
simbolico. Ingresso libero, tutti i giorni dalle ore 9.30 alle
13 e dalle 15.30 alle 19.30, secondo gli orari di apertura di
Palazzo Bisaccioni.
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