"Senza rispetto per la commissione
controllo e garanzia e di tutti i consiglieri che ne fanno
parte, ancora una volta il presidente di commissione, Marco
Lanzi, dimostra tutta la sua scorrettezza istituzionale seguito
dal gruppo di minoranza di cui fa parte", così la maggioranza
pesarese commenta la conferenza stampa sul caso degli
affidamenti comunali nei confronti di Opera Maestra e Stella
Polare del centrodestra che ha chiesto le dimissioni della
giunta di Pesaro.
Il centrodestra "anticipa i temi e i contenuti della relazione
condivisa e delle mozioni che saranno discusse nel consiglio
comunale di domani senza alcun contraddittorio da parte della
maggioranza".
"Questo la dice lunga sui veri motivi dell'incalzante
richiesta di convocazione di questa seduta di consiglio comunale
- sottolinea la maggioranza secondo cui - quello di oggi di
Lanzi e della maggioranza non è altro che un salto in avanti
verso la stampa, per arroccarsi il merito di esser stato il
primo ad anticipare il contenuto della relazione, che peraltro
ha evidenziato la correttezza sostanziale degli atti dal punto
di vista amministrativo, senza condividere la scelta col
vicepresidente Marco Perugini che si è sempre dimostrato
collaborativo e disponibile nello svolgimento dei lavori".
"Questa è un'azione politica e strumentale a discredito
dell'ente comunale, e la riteniamo inopportuna in quanto è in
atto un procedimento istruttorio di valutazione in mano alla
procura e azioni come queste possono mettere a rischio anche il
corretto iter procedurale - dichiara il centrosinistra -. Si son
sempre dichiarati garantisti ma all'atto pratico si dimostrano
per quello che sono, soprattutto Lanzi, che ancora una volta
istituzionalmente pecca di scorrettezza nei confronti
dell'assise di cui fa parte, e anziché tenere un basso profilo
in attesa che il procedimento arrivi alla chiusura delle
indagini da parte della Procura, si mostra pubblicamente alla
stampa con la minoranza, per soli scopi politici".
"Ci sarebbe piaciuto che la stessa velleità l'avesse espressa
nei confronti del caso Atim in Regione, dove è stata negata dal
presidente Acquaroli una seduta dell'assemblea per spiegare ai
marchigiani le modalità di affidamento dei 12 milioni di soldi
pubblici - dichiara la maggioranza -. Nessuna parola o accenno
su questo da parte della minoranza pesarese che dimostra di
essere corretta a fasi alterne: chiede chiarimenti sugli
affidamenti pesaresi e silenzio assoluto sul caso Atim".
"Abbiamo sempre ribadito la nostra richiesta di fare chiarezza e
comprendere se ci siano state irregolarità - conclude il
centrosinistra - la giustizia farà il suo corso e saremo
garantisti fino in fondo, senza renderci responsabili di aver
giudicato e accusato preventivamente; loro non potranno dire
altrettanto".
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