Il servizio di telemedicina,
l'aumento dei posti letto, RSA e cure intermedie (40 posti), la
creazione dei posti letto lungodegenza post-acuzie (20 posti),
la creazione di 20 posti di riabilitazione specialistica, la
piena e continua funzionalità degli ambulatori specialistici,
un'autoambulanza h24 medicalizzata e H24 con solo volontari.
Inoltre l'istituzione di un punto di primo intervento, il
mantenimento del punto prelievi, il mantenimento e potenziamento
del servizio di radiologia, del servizio di eco e
tomodiagnostica, il potenziamento del servizio ADI feriale e
festivo e l'opportunità per i cittadini di avvalersi del pronto
soccorso dell'ospedale di Fabriano. Inoltre si propone di
incentivare al trasferimento del personale del territorio
montano. E' quanto chiede, con un documento unitario condiviso
tra maggioranza e minoranza letto all'inizio dal presidente del
consiglio comunale Sauro Falzetti il comune di Matelica durante
il consiglio comunale aperto sulla sanità ieri sera al Teatro
Piermarini di Matelica presenti il presidente della Regione
Francesco Acquaroli e l'assessore alla sanità Filippo
Saltamartini.
Matelica, è stato ricordato, segue la tendenza nazionale per
l'età media della popolazione (2.797 abitanti sopra i 65 anni)
ma vanta anche 296 bambini da 0 a 6 anni. Peraltro, nel 2024, il
numero dei nati è raddoppiato, da 30 a 54. Gli abitanti della
città di Matelica sono così suddivisi: da 6 a 18 anni (989), da
18 a 35 anni (1.557) e da 35 a 65 anni (3799). "Questa comunità
- ha sottolineato il sindaco della Città di Matelica Denis
Cingolani - non vuole sentirsi più dimenticata. Il diritto alla
salute è un pilastro della nostra Costituzione. A Matelica negli
ultimi 20 anni questo diritto si sta sgretolando. La riduzione
cronica avviata dagli anni '90, genera non solo disagio, ma
soprattutto paura. Non è accettabile percorrere decine e decine
di km per una visita o un ricovero - ha sottolineato -, non è
accettabile che l'ospedale venga svuotato delle funzioni da
garantire a un comprensorio come il nostro. Non siamo una
periferia da dimenticare a discapito della costa. Non chiediamo
privilegi, chiediamo il rispetto dei piani sociosanitari e
parità rispetto ad altri territori. Il nostro ospedale deve
tornare un presidio vero, con personale stabile. Abbandonarlo
tradisce tutti i valori della persona a cui è stato intitolato:
Enrico Mattei. Tra le richieste urgenti la possibilità di
usufruire subito della struttura di Fabriano. Infatti - è stato
sottolineato - l'ospedale di Fabriano, grazie alla Pedemontana,
lo si raggiunge in minore tempo e fornisce una completezza di
servizi maggiore di quella offerta da Camerino. Tale richiesta è
motivata dall'osservazione che in passato, è stata concessa
l'opportunità ad altri territori di usufruire di servizi
emergenziali e di pronto soccorso, fuori dall'ambito dell'AST
territoriale.
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