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Matelica chiede il ponteziamento dei servizi sanitari

Matelica chiede il ponteziamento dei servizi sanitari

Cingolani: 'Ospedale torni presidio vero con personale stabile'

ANCONA, 16 aprile 2025, 14:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il servizio di telemedicina, l'aumento dei posti letto, RSA e cure intermedie (40 posti), la creazione dei posti letto lungodegenza post-acuzie (20 posti), la creazione di 20 posti di riabilitazione specialistica, la piena e continua funzionalità degli ambulatori specialistici, un'autoambulanza h24 medicalizzata e H24 con solo volontari.
    Inoltre l'istituzione di un punto di primo intervento, il mantenimento del punto prelievi, il mantenimento e potenziamento del servizio di radiologia, del servizio di eco e tomodiagnostica, il potenziamento del servizio ADI feriale e festivo e l'opportunità per i cittadini di avvalersi del pronto soccorso dell'ospedale di Fabriano. Inoltre si propone di incentivare al trasferimento del personale del territorio montano. E' quanto chiede, con un documento unitario condiviso tra maggioranza e minoranza letto all'inizio dal presidente del consiglio comunale Sauro Falzetti il comune di Matelica durante il consiglio comunale aperto sulla sanità ieri sera al Teatro Piermarini di Matelica presenti il presidente della Regione Francesco Acquaroli e l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini.
    Matelica, è stato ricordato, segue la tendenza nazionale per l'età media della popolazione (2.797 abitanti sopra i 65 anni) ma vanta anche 296 bambini da 0 a 6 anni. Peraltro, nel 2024, il numero dei nati è raddoppiato, da 30 a 54. Gli abitanti della città di Matelica sono così suddivisi: da 6 a 18 anni (989), da 18 a 35 anni (1.557) e da 35 a 65 anni (3799). "Questa comunità - ha sottolineato il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani - non vuole sentirsi più dimenticata. Il diritto alla salute è un pilastro della nostra Costituzione. A Matelica negli ultimi 20 anni questo diritto si sta sgretolando. La riduzione cronica avviata dagli anni '90, genera non solo disagio, ma soprattutto paura. Non è accettabile percorrere decine e decine di km per una visita o un ricovero - ha sottolineato -, non è accettabile che l'ospedale venga svuotato delle funzioni da garantire a un comprensorio come il nostro. Non siamo una periferia da dimenticare a discapito della costa. Non chiediamo privilegi, chiediamo il rispetto dei piani sociosanitari e parità rispetto ad altri territori. Il nostro ospedale deve tornare un presidio vero, con personale stabile. Abbandonarlo tradisce tutti i valori della persona a cui è stato intitolato: Enrico Mattei. Tra le richieste urgenti la possibilità di usufruire subito della struttura di Fabriano. Infatti - è stato sottolineato - l'ospedale di Fabriano, grazie alla Pedemontana, lo si raggiunge in minore tempo e fornisce una completezza di servizi maggiore di quella offerta da Camerino. Tale richiesta è motivata dall'osservazione che in passato, è stata concessa l'opportunità ad altri territori di usufruire di servizi emergenziali e di pronto soccorso, fuori dall'ambito dell'AST territoriale.
   

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