Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

In chiaroscuro lo stato di salute di fiumi e laghi delle Marche

/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

In chiaroscuro lo stato di salute di fiumi e laghi delle Marche

Il 30% corpi idrici monitorati da Arpam è stato ecologico buono

ANCONA, 08 maggio 2025, 12:29

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Risultati in chiaroscuro per i fiumi e laghi marchigiani in base alle relazioni sulla qualità dei corpi idrici fluviali e lacustri relativi al triennio 2021-2023 pubblicato da Arpa Marche. Per i fiumi, rispetto al triennio precedente, si osserva un peggioramento della qualità ambientale procedendo dalle zone appenniniche verso la costa, dove aumenta l'impatto delle attività antropiche.
    Nel dettaglio, il 30% dei corpi idrici monitorati è in stato ecologico buono (-9% rispetto al 2018-2020), il 44% in stato sufficiente (+8%), il 24% in stato scarso (+1%) e il 2% in stato cattivo (dato stabile). Per quanto riguarda lo stato chimico, il 62% dei fiumi ha mantenuto livelli compatibili con la classe buono, ma il restante 38% ha mostrato superamenti dello standard di qualità ambientale per almeno un parametro. Rispetto al triennio 2018-2020, si evidenzia un peggioramento, con la percentuale di corsi d'acqua con stato chimico non buono aumentata del 25%.


    Tra il 2021 e il 2023, quattro laghi sono passati dalla classe ecologica buona a sufficiente. L'unica eccezione è l'invaso di Castreccioni, che si mantiene stabile in classe sufficiente. Non è stato possibile classificare gli invasi di Gerosa e Talvacchia per l'impossibilità ad accedere in sicurezza con l'imbarcazione al centro del lago, a causa del basso livello dell'acqua. Lo stato chimico dei laghi risulta buono per il 57% degli invasi monitorati.
    In alcuni bacini - il lago Fiastrone, l'invaso di Gerosa e quello di Talvacchia - è stato rilevato il superamento dei limiti per alcune sostanze prioritarie, con conseguente riclassificazione in non buono. "Il peggioramento rilevato può però essere attribuito a diversi fattori, alcuni dei quali correlati anche a variazioni nei metodi di indagine rispetto ai trienni precedenti", si spiega da Arpa Marche, ricordando l'ampliamento dei parametri chimici monitorati a partire dal 2022, con l'inclusione di sostanze come il glifosato, i suoi metaboliti e i Pfas e l'introduzione del monitoraggio chimico sul biota (organismi viventi), che si è affiancato a quello tradizionale sulle acque".


    Infine, il susseguirsi di eventi climatici estremi, come alluvioni e siccità, "ha certamente influito sull'idrologia dei fiumi e sulla loro capacità di diluire gli inquinanti nonché di sostenere le comunità biologiche, influenzando sia lo stato ecologico che lo stato chimico", si conclude la nota, auspicando che non si ceda "ad allarmismi", prevedendo invece "interventi di tutela e gestione sostenibile delle risorse idriche nelle Marche". in base alle relazioni sulla qualità dei corpi idrici fluviali e lacustri relativi al triennio 2021-2023 pubblicato da Arpa Marche.


Per i fiumi, rispetto al triennio precedente, si osserva un peggioramento della qualità ambientale procedendo dalle zone appenniniche verso la costa, dove aumenta l'impatto delle attività antropiche. Nel dettaglio, il 30% dei corpi idrici monitorati è in stato ecologico buono (-9% rispetto al 2018-2020), il 44% in stato sufficiente (+8%), il 24% in stato scarso (+1%) e il 2% in stato cattivo (dato stabile). Per quanto riguarda lo stato chimico, il 62% dei fiumi ha mantenuto livelli compatibili con la classe buono, ma il restante 38% ha mostrato superamenti dello standard di qualità ambientale per almeno un parametro. Rispetto al triennio 2018-2020, si evidenzia un peggioramento, con la percentuale di corsi d'acqua con stato chimico non buono aumentata del 25%.

Tra il 2021 e il 2023, quattro laghi sono passati dalla classe ecologica buona a sufficiente. L'unica eccezione è l'invaso di Castreccioni, che si mantiene stabile in classe sufficiente. Non è stato possibile classificare gli invasi di Gerosa e Talvacchia per l'impossibilità ad accedere in sicurezza con l'imbarcazione al centro del lago, a causa del basso livello dell'acqua. Lo stato chimico dei laghi risulta buono per il 57% degli invasi monitorati. In alcuni bacini - il lago Fiastrone, l'invaso di Gerosa e quello di Talvacchia - è stato rilevato il superamento dei limiti per alcune sostanze prioritarie, con conseguente riclassificazione in non buono.

"Il peggioramento rilevato può però essere attribuito a diversi fattori, alcuni dei quali correlati anche a variazioni nei metodi di indagine rispetto ai trienni precedenti", si spiega da Arpa Marche, ricordando l'ampliamento dei parametri chimici monitorati a partire dal 2022, con l'inclusione di sostanze come il glifosato, i suoi metaboliti e i Pfas e l'introduzione del monitoraggio chimico sul biota (organismi viventi), che si è affiancato a quello tradizionale sulle acque". Infine, il susseguirsi di eventi climatici estremi, come alluvioni e siccità, "ha certamente influito sull'idrologia dei fiumi e sulla loro capacità di diluire gli inquinanti nonché di sostenere le comunità biologiche, influenzando sia lo stato ecologico che lo stato chimico", si conclude la nota, auspicando che non si ceda "ad allarmismi", prevedendo invece "interventi di tutela e gestione sostenibile delle risorse idriche nelle Marche".   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza