"In questo cratere non ci sono
stati infortuni gravi o morti eppure questa piaga, il cui conto
si aggiorna praticamente ogni giorno si può combattere solo se
si ragiona tutti insieme e grazie ad efficaci novità come il
badge di cantiere e la congruità sisma". La riflessione sui
cantieri di ricostruzione post sisma 2016, il cantiere più
grande d'Europa, è del segretario generale della Feneal Uil Vito
Panzarella nel convegno organizzato dal sindacato e dal Comune
di Macerata nel teatro Lauro Rossi, dal titolo "Quale
Ricostruzione? Il ruolo strategico del settore delle costruzioni
nello sviluppo socioeconomico dell'area del cratere". Tra i temi
dell'appuntamento: la sicurezza nei cantieri, la formazione per
lavoratori e imprese, la condivisione di strategie tra le
istituzioni coinvolte, il contrasto all'insinuazione dei
territori di fenomeni illegali e il cratere del sisma 2016 come
"laboratorio le cui buone pratiche siano mutuate poi per tutto
il comparto edile".
"Queste buone pratiche introdotte nel cratere del sisma 2016
- ha aggiunto Panzarella - possono essere esportate anche al
resto del comparto edile e l'appello alle istituzioni è di non
disperdere questo patrimonio di esperienza così da chiudere con
le morti bianche ed i lavoratori fantasma". Sono intervenuti,
tra gli altri il presidente della Regione Marche, Francesco
Acquaroli, e il commissario per la ricostruzione Guido Castelli.
"Sembrano ancora tanto vicini quei momenti in cui la terra
tremò a più riprese da spaccarne la superficie per 2 km e a
mietere 299 vittime - ha detto nell'introduzione Christian
Fioretti, segretario regionale di FenealUil Marche - eppure,
sono passati quasi nove anni nei quali il cantiere più grande
d'Europa per oltre 28 miliardi di euro dopo troppi tentennamenti
e false partenze è finalmente partito; occorre ricostruire non
solo le case e le strade ma l'identità del territorio che si è
perso con l'inevitabile spopolamento".
"I numeri evidenziano che il cratere del sisma 2016 è grande
circa 8mila Kmq in quattro regioni, più dell'Olanda. - è stato
ricordato Comprende 140 comuni, 87 dei quali sono marchigiani.
Per quanto concerne le opere pubbliche sono attivi 3.537
interventi per 4,2 miliardi di euro di valore complessivo. Oltre
la metà degli interventi (1.856) sono nelle Marche per 2,23
miliardi di valore. Degli oltre 11mila sfollati quasi 7mila
erano marchigiani ai quali sono state destinate 1.483 Sae. Per
quanto riguarda la ricostruzione privata, nel cratere sono stati
liquidati contributi per 5,5 miliardi, dei quali 3,5 nelle
Marche; oltre 20mila progetti di ricostruzione sono stati
presentati complessivamente con 8mila cantieri in corso e 12,2
completati".
Tra gli aspetti condivisi "la certezza che oltre a case e
infrastrutture ci sia bisogno di creare lavoro e di servizi
nell'entroterra per far sì che i giovani possano tornare ad
avviare i loro progetti di vita". E' stato ricordata la figura
del compianto sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci
che, sollecitato da un noto imprenditore marchigiano su cosa
potesse dare al suo comune per aiutarlo a ripartire dopo il
sisma, chiese senza tentennamenti una fabbrica e quindi il
lavoro per i suoi concittadini. All'evento sono intervenuti i
segretari regionali della Feneal Uil di Umbria (Alessio
Panfili), Abruzzo (Louis Panza) e, per il Lazio, il segretario
di Rieti Francesco Palese, che hanno contribuito con la
fotografia della ricostruzione nel loro territorio, a
condividere un percorso comune alle 4 regioni colpite. Il
dibattito oggetto della tavola rotonda moderato da Claudia
Mazzucchelli, segretario generale Uil Marche, ha posto l'accento
"sul ruolo delle Costruzioni nello sviluppo socioeconomico,
sostenuto anche dal lavoro fondamentale della bilateralità in un
settore che in Italia è molto frammentato e messo in difficoltà
dal bonus 110% portando all'aumento incontrollato dei prezzi
delle materie prime e alla mancanza di manodopera e di imprese
locali".
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