A Pesaro un "piano di razionalizzazione che anche alle fondazioni culturali.
"L'obiettivo - spiega il sindaco Andrea Biancani - è rivederne il numero e i ruoli, per razionalizzare le risorse con l'obiettivo di efficientare le strutture e usarle per valorizzare il patrimonio e far crescere eventi, manifestazioni e attività della città".
"E' una strategia - prosegue il primo cittadino - che stiamo elaborando soprattutto per rispondere alle necessità emerse, poiché rispetto al passato sono aumentati gli adempimenti a cui devono soddisfare le fondazioni negli ultimi anni: il legislatore le ha caricate di tutta una serie di nuove incombenze, controlli, verifiche, che comportano un aumento dell'attività amministrativa che oggi deve essere mantenuta in ogni singola istituzione con un inevitabile aumento dei costi di gestione".
"Stiamo riflettendo su come ridurle nel numero e ottimizzare le risorse (di personale ed economiche) a vantaggio dell'attività per cui le stesse nascono. - annuncia Biancani - Nel caso della fondazione Pescheria ho suggerito di nominare un direttore interno, da individuare, in maniera condivisa, tra i dipendenti della struttura comunale, appartenente al servizio cultura, questo ci permetterebbe di avviare il percorso di riorganizzazione delle fondazioni, di ridurre le spese e, allo stesso tempo, di ottenere un rapporto più stretto tra istituzione e comune".
"L'altra azione prevista, che vorrei avviare entro il 2025, e che voglio condividere con la maggioranza, in primis, - annuncia il sindaco - è la revisione dell'automatismo che indica il sindaco alla presidenza delle fondazioni. Ruolo che anche nelle precedenti legislature è stato demandato ad altre figure nominate dal sindaco. L'incarico di presidente (non oneroso) di una fondazione prevede degli impegni e delle responsabilità sempre più preminenti e, allo stesso modo, lo è il ruolo di sindaco: per questo ritengo che le due cariche non possano essere esercitate dalla stessa persona - prosegue -. Gli statuti sono stati redatti nella maniera migliore rispetto alle esigenze del tempo in cui sono nati ma gli adempimenti oggi sono modificati ed è giusto formalizzare quella che è ormai una consuetudine, aggiornando gli statuti in maniera tale che il sindaco non sia, in automatico, il presidente "di diritto" delle varie fondazioni".
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