Le opportunità offerte dal bando
"Infrastrutture territoriali per lo sviluppo imprenditoriale"
sono state al centro di un incontro ad Ancona, nella sede della
Regione Marche. Ad illustrare gli esiti delle misure attuate
dalla Regione in ambito di sostegno alla creazione e sviluppo
d'impresa è stato l'assessore alle Attività Produttive, Andrea
Maria Antonini. Presenti anche le associazioni di categoria,
aggiudicatari del bando e portatori di interesse. In
particolare, sono stati analizzati i risultati del bando già
avviato, finanziato attraverso fondi europei (Pr Fesr
2021/2027).
"Questa misura - ha detto Antonini - ha permesso inizialmente
di finanziare 10 progetti con la prima dotazione finanziaria di
7 milioni di euro, ai quali abbiamo avuto modo di aggiungere
oltre due milioni di euro, finanziando altri 5 progetti. Quindi,
circa 15 strutture, alcune già esistenti, che si potranno
potenziare, e altre nuove, con modalità di lavoro e di
organizzazione autonome delle attività. In tutto la Regione
investe in questo intervento 9 milioni di euro per sostenere una
spesa complessiva di 18 milioni di euro, destinati a realizzare
strutture fisiche e spazi di lavoro, tecnologie, e allo
svolgimento di attività di affiancamento ai giovani e alle nuove
imprese".
L'obiettivo è duplice: "Da un lato - ha spiegato Antonini -
c'è il bisogno di stimolare la nascita di una nuova generazione
di imprese nella nostra regione, fortemente condizionata da
settori maturi, altamente esposti alla concorrenza
internazionale e soggetti a forti oscillazioni di mercato, con
conseguenti fenomeni di selezione e ristrutturazione. C'è la
necessità di far nascere imprese legate al mondo del digitale,
dell'innovazione, della creatività, per rispondere a nuove
domande del mercato e a nuovi modelli organizzativi. Dall'altro
lato pensiamo che siano necessari questi luoghi che offrono,
soprattutto ai giovani, spazi, servizi e assistenza per
elaborazione progettuale, per condivisione di idee e conoscenze,
fino a generare nuove iniziative di impresa. Contiamo che possa
essere un'azione in grado di disincentivare la fuga dei giovani
con maggiori competenze e livelli di istruzione".
"Con questa misura - ha aggiunto Antonini - puntiamo ad
animare i territori, dare opportunità ai giovani e meno giovani,
sostenere una nuova cultura di impresa per una nuova generazione
di imprese nella nostra Regione. Le Marche hanno nel dinamismo
imprenditoriale la principale risorsa per il futuro. Dobbiamo
favorire questo spirito facilitandolo nell'intraprendere nuovi
percorsi, legati al territorio ma rivolti all'innovazione, a
nuove forme di impresa. Insomma, abbiamo pensato a un futuro
attraente per giovani talenti, come nuovi protagonisti dello
sviluppo marchigiano".
"Le 15 strutture - fa sapere la Regione - si dislocheranno
sul territorio anche in ulteriori sedi decentrate, in modo da
coprire anche le aree più interne della regione. Sono coinvolti
diversi soggetti: incubatori già esistenti, strutture che
svolgono ricerca e trasferimento tecnologico, società di
consulenza ingegneristica o di consulenza commerciale, imprese.
I progetti avranno una durata biennale".
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