Presentate le azioni più innovative
delle politiche culturali della Regione Marche realizzate negli
ultimi tre anni che abbiamo condiviso con il nostro Osservatorio
regionale della cultura, un punto di vista autorevole per
indirizzare e rendere sempre più efficaci gli impatti delle
azioni regionali sul territorio. Siamo nella giusta direzione
grazie ad un grande lavoro di squadra": così l'assessore
regionale alla Cultura, Chiara Biondi insieme alla dirigente del
settore Beni e Attività culturali Daniela Tisi e i componenti
dell'Osservatorio alla presentazione pubblica di oggi. Lo rende
noto un comuncato della Regione.
L'Osservatorio della cultura della Regione Marche, organo
consultivo per l'analisi delle politiche per i territori della
Regione, ha analizzato e contribuito alla messa a punto, nel
corso dei tre anni, delle politiche, dei programmi, dei piani e
delle azioni riguardanti la cultura in tutte le sue
manifestazioni.
L'Osservatorio regionale della cultura si è insediato nel
settembre 2022 ed è stato creato per supportare la governance,
rendere più efficaci le politiche culturali e individuare le
migliori strategie per rilanciare il settore. E' composto da
Manuel Roberto Guido; Tiziana Maffei; Daniele Malfitana;
Marcello Smarrelli; Giampiero Solari; Paolo Clini; Vincenzo
Santoro; Umberto Bultrighini; Carla Di Francesco; Alessandro
Ferdinando Leon e Luca Violini.
Sono professionisti nominati dalla Giunta regionale in
funzione della loro comprovata esperienza in settori quali il
patrimonio immateriale, i siti Unesco, il sistema bibliotecario
e archivistico, i musei e le reti museali, l'archeologia e i
sistemi territoriali, in materie giuridiche, spettacolo, cinema,
arte contemporanea, economia della cultura, digitalizzazione e
innovazione del patrimonio culturale, musica e cultura. "È
prezioso e qualificato il supporto dei componenti
dell'Osservatorio per la realizzazione degli obiettivi generali
della programmazione regionale della cultura, con focus
specifico sulle misure più innovative che abbiamo attivato anche
rispetto al panorama nazionale" ha ricordato Daniela Tisi.
I componenti dell'Osservatorio, che hanno partecipato agli
incontri di ieri e oggi, hanno confermato una serie di principi
tra cui il valore innovativo delle iniziative per la creazione e
il sostegno di reti museali e degli altri luoghi della cultura e
dello spettacolo con una visione di integrazione territoriale.
"La filosofia della rete - è stato sottolineato - è utile a
promuovere e disseminare la cultura nelle comunità, in una
regione che si caratterizza per la pluralità e la ricchezza
diffusa".
Si insiste sui benefici di una gestione in forma aggregata,
comune e in misura di rete che permette di dare forza ai
contenitori culturali e favorisce una migliore fruizione dando
identità al territorio. Dagli esperti sono giunti apprezzamenti
per il patrimonio straordinario delle Marche, tra borghi,
monumenti, opere d'arte, musei e paesaggi, disseminato su tutto
il territorio di una regione "meravigliosa e unica". Per quanto
concerne la candidatura seriale Unesco sul tema dei teatri
condominiali, con la partecipazione di teatri delle Regioni
dell'Emilia Romagna e dell'Umbria, "rappresenta di per sé un
risultato molto importante. Il valore più rilevante, al momento,
è quello di essere riusciti a sensibilizzare sui temi del valore
culturale e sociale i tantissimi attori locali sul loro
patrimonio storico".
Altra questione la riorganizzazione degli uffici della
Regione: "la creazione della Direzione Attività Produttive,
Imprese e Cultura rappresenta una novità quasi assoluta tra
tutte le Regioni italiane, dove la cultura è associata, e si
integra alle attività economiche del territorio. Ciò riafferma
il concetto che non solo la cultura è 'saper fare' e
'produzione' ma è anche un'attività economica che produce
impatti finanziari e soprattutto occupazionali".
I componenti dell'Osservatorio hanno puoi voluto sottolineare
due ulteriori finalità che è possibile leggere trasversalmente
tra gli obiettivi della programmazione regionale: il
perseguimento, con le più diverse modalità e per vari ambiti
culturali, della valorizzazione culturale in tutti i territori;
la prevenzione sismica e l'efficientamento energetico del
patrimonio culturale.
"Questione al centro dell'attenzione della Regione che ha
incrementato i fondi destinati alla cultura" ha detto
l'assessore Biondi ricordando che nell'ambito dell'Accordo per
la coesione 2021-2027 - Fondo di rotazione, sono previsti oltre
7 milioni per la riqualificazione, valorizzazione e gestione,
comprese la riduzione del rischio sismico e l'efficientamento
energetico, degli istituti e luoghi della cultura, come musei,
biblioteche, archivi, teatri storici, edifici di interesse
storico culturale pubblici. E per i sessantadue teatri storici
della Marche la Regione ha stanziato quattro milioni di euro:
"Un progetto - aggiunge l'assessore - che coinvolge l'intera
rete dei teatri con l'obiettivo di valorizzare il sistema
teatrale marchigiano.
Le risorse sono infatti destinate ai 62 teatri storici,
distribuiti in sessanta Comuni, inseriti inizialmente nella
tentative List Unesco. E' in atto un percorso di consacrazione e
ufficialità del patrimonio rappresentato dai nostri teatri, dal
valore storico e culturale straordinario". Le risorse stanziate
per la cultura tra il 2022 e 2025 e annualità successive
ammontano a 51.961.298,14 euro tra Fondi regionali, PR FESR
2021-2027 e Fondo di rotazione 2021-2027.
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