Centinaia di studenti in
agitazione, insieme a numerosi cittadini sostenitori
dell'opposizione, manifestano dal primo pomeriggio a Belgrado
davanti alla sede della tv privata Informer, accusandola di
essere strumento della propaganda del presidente Vucic e del
governo serbo.
Gli organizzatori sostengono che Informer, che è anche un
quotidiano tabloid, non cessa di diffondere menzogne e calunnie
sul movimento di protesta degli studenti, unitamente ad altri
organi di informazione vicini al governo. I manifestanti vengono
definiti su tali media agenti stranieri, sostenitori di un
futuro colpo di stato e di una rivoluzione colorata, che
terrorizzano quotidianamente Belgrado e il resto della Serbia.
Monitorata dalla polizia, la manifestazione dovrebbe concludersi
stasera alle 20.
Tanti gli slogan ostili contro l'emittente e il presidente
Vucic, ma finora la situazione si è mantenuta tranquilla e non
si sono registrati incidenti. Appoggio alla direzione e ai
giornalisti di Informer è giunto dal presidente Vucic, per il
quale è inammissibile che si contesti qualcuno solo perchè è su
altre posizioni e la pensa diversamente. Vucic lo ha detto
incontrando in un parco di Belgrado gli studenti contrari alle
proteste e che chiedono di tornare al più presto agli studi. Nei
giorni scorsi gli studenti avevano bloccato per 22 ore la sede
centrale della tv pubblica Rts a Belgrado e quella della tv
regionale della Voivodina (Rtv) a Novi Sad. Manifestazioni
antigovernative con raduni, cortei e blocchi stradali si
registrano oggi anche in altre località della Serbia, in
particolare a Novi Sad, Krusevac, Arandjelovac.
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