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Colasanto, nei Balcani l'Ue perde terreno, la Turchia avanza

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Colasanto, nei Balcani l'Ue perde terreno, la Turchia avanza

L'autore del libro Oltrefrontiera a vicino/lontano

UDINE, 11 maggio 2025, 10:34

Redazione ANSA

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"Nei Balcani, dal Kosovo alla Bosnia, l'Ue ha già perso terreno a favore di attori esterni più rapidi e culturalmente penetranti come la Turchia." Lo ha detto Giuseppe Colasanto, vice questore della Polizia di Stato, già capo della Polizia di frontiera di Trieste e protagonista di numerose missioni all'estero tra cui Medio Oriente e Libia.
    Intervistato alla Libreria Einaudi in un incontro nell'ambito del festival vicino/lontano, Colasanto ha approfondito i temi del suo libro Oltrefrontiera (Gaspari Editore, 2024), e condiviso le sue esperienze dirette nelle regioni di crisi.
    "Solo vivendo quei luoghi capisci le ragioni dell'altro", ha evidenziato l'autore, sottolineando la necessità di "non applicare all'altro le proprie categorie, perché altrimenti si commettono madornali errori di valutazione".
    In Bosnia, ha raccontato, si incontrano situazioni al limite del paradossale. "Vedi qualcuno fermo al semaforo e sai che ha ammazzato 500 persone, tutti lo sanno, ma il processo chissà quando inizierà", ha precisato, evidenziando che in un contesto "in cui la giustizia appare lenta e inefficace, si alimenta la sfiducia e si lascia spazio a nuove influenze esterne".
    A Sarajevo, racconta Colasanto, l'impronta turca è ormai parte integrante della vita quotidiana. "Oggi sembra di essere più a Izmir che in Europa - ha detto - i riferimenti culturali si spostano, i giovani guardano sempre meno a Bruxelles e sempre più a Ankara e alle capitali del Golfo, dove trovano opportunità e un senso di appartenenza che l'Europa fatica a offrire".
    Nel suo prossimo focus Medio Oriente Express, Colasanto approfondirà le dinamiche di una regione "sempre più in bilico, dove ogni evento - ha concluso - può stravolgere gli equilibri in modo imprevedibile".
   

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