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Avv.Corte Ue, 'possibile decreto su Paesi terzi sicuri'

Avv.Corte Ue, 'possibile decreto su Paesi terzi sicuri'

'E' lecito definirli anche se non lo sono integralmente'

BRUXELLES, 10 aprile 2025, 12:30

Redazione ANSA

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"Uno Stato membro può designare Paesi d'origine sicuri mediante atto legislativo e deve divulgare, a fini di controllo giurisdizionale, le fonti d'informazione su cui si fonda la designazione". Lo Stato membro "può, a determinate condizioni, attribuire a un Paese terzo lo status di paese d'origine sicuro, individuando nel contempo categorie limitate di persone che potrebbero essere esposte al rischio di persecuzioni o violazioni gravi". Lo scrive l'avvocato generale della Corte di giustizia Ue Richard de la Tour nelle sue conclusioni sulle cause legate al protocollo Italia-Albania e alla definizione di Paese d'origine sicuro. La sentenza è attesa tra fine maggio e inizio giugno.
    I giudici nazionali chiamati a esaminare un ricorso contro il rifiuto di una domanda di protezione internazionale devono avere accesso alle "fonti d'informazione" su cui si basa la decisione di considerare un Paese terzo come sicuro. Lo scrive l'avvocato generale della Corte di giustizia Ue Richard de la Tour nelle sue conclusioni sulle cause congiunte legate al protocollo Italia-Albania e alla nozione di Paese d'origine sicuro. Il semplice fatto che "un Paese terzo sia designato come Paese d'origine sicuro" tramite decreto "non può avere la conseguenza di sottrarlo ad un controllo di legittimità", evidenzia l'avvocato generale.
   

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