Al terzo posto nella scala della mortalità, mette insieme l'8% dei decessi oncologici.
Il tumore alla prostata è il più frequente tra gli uomini, con oltre il 20% di tumori diagnosticati a partire dai 50 anni d'età.
L'ultima novità per il suo trattamento è la terapia
fotodinamica, l'uso del laser per bruciarlo senza danneggiare
continenza urinaria e potenza sessuale.
La tecnica, secondo gli studi, riduce il rischio di
sviluppare tumori di grado superiore. A utilizzarla è l'Urologia
dell'Ospedale Humanitas Gradenigo di Torino, diretta da Giovanni
Muto e coinvolta in uno studio che riguarda anche San Raffaele
di Milano e Federico II di Napoli.
"L'evoluzione di questi tumori è incerta - spiega Muto -
possono restare tali per anni, senza creare problemi, ma anche
andare in progressione". Inevitabili i controlli periodici, che
spesso angosciano il paziente. La nuova tecnica comporta un
intervento di un'ora e mezza, dopo il quale si può tornare a
casa in 24-48 ore.
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