Avvocati, psicologi, nutrizionisti,
coach. C'è un mondo dietro al settore del gaming, degli e-sport
e della creazione di contenuti digitali che supporta sia i
professionisti che gli appassionati, affrontando gli aspetti
legati all'attività online e virtuale. A cominciare da quello
della salute, fisica e psicologica, come raccontato nel talk di
Area X dedicato a 'Protezione e Esport'.
"I rischi principali - spiega Stefania Straniero, psicologa
dello sport esperta di e-sport - sono burnout, sindrome da
stress che rischia di portare a un abbandono precoce della
professione, tilt, blackout mentale, in cui il giocatore inizia
a perdere il controllo e rischia di mettere in atto
comportamenti molto aggressivi soprattutto a livello verbale, e
il gaming disorder. Il consiglio più importante è organizzare la
giornata, fare delle pause, coltivare anche altri interessi e
mantenere una rete di amici". Sul fronte fisico c'è l'aspetto
dell'alimentazione. "Serve una vera e propria educazione
alimentare" spiega Giacomo Astrua, dietista e nutrizionista
esperto nel settore e-sport".
Fra le figure che ricoprono un ruolo di protezione ci sono
poi quelle legali. "E' un mondo - dice l'avvocato Andrea Mileto,
responsabile divisione legale di diritto sportivo e degli
e-sports di Lexant - che ha la necessità di prevenire e
proteggersi dai rischi, ad esempio cybercriminalità,
cyberbullismo, reati a sfondo sessuale, furto di identità
digitale. L'educazione digitale è fondamentale per prevenire".
Nonostante questi ostacoli per l'avvocata Simona Cardillo,
sustainability manager di Lexant, "il potenziale che il mondo
del gaming e degli e-sport ha rispetto alla promozione di valori
come inclusione, lotta al cyberbullismo, rispetto delle
differenze, parità di genere, è enorme".
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