Il comandante della Legione
Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta, generale di brigata
Antonio Di Stasio, oggi ha incontrato, al comando provinciale di
Cuneo dell'Arma, una rappresentanza dei carabinieri che lo
scorso 18 agosto, dopo 48 ore di ricerche ininterrotte tra i
boschi del monregalese, hanno localizzato è tratto in arresto
Sacha Chang, il giovane olandese che due giorni prima aveva
ucciso il padre e un connazionale che li ospitava a Montaldo
Mondovì (Cuneo).
Il generale Di Stasio ha voluto esprimere personalmente il
suo apprezzamento al comandante provinciale, colonnello Giuseppe
Carubia, e a tutti i militari che hanno operato, sottolineandone
oltre alla "prontezza operativa" anche il "grande senso di
umanità dimostrato, umanità che è nello spirito dell'Arma".
Nel momento in cui hanno trovato il ragazzo, vicino a una
chiesetta nel bosco di Torre Mondovì, i carabinieri hanno avuto
prima di tutto la responsabilità di assicurargli le cure,
l'assistenza e il cibo di cui aveva bisogno. Il generale Di
Stasio ha fatto notare come questo sia "l'elemento più
importante che caratterizza l'Arma: andare oltre il risultato
investigativo, guardare prima alla donna e all'uomo che
purtroppo, per cause varie, commette un reato. Il frutto di una
cultura istituzionale che l'Arma ha da più di 200 anni".
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