E' destinata a gettare le basi per
le previsioni meteorologiche del futuro, la missione spaziale
Wivern coordinata dal Politecnico di Torino e selezionata per
partecipare alla fase finale del programma di osservazione della
Terra Earth Explorer dell'Agenzia Spaziale Europea, ora giunto
allo sviluppo dell'undicesima missione.
la novità di Wivern, che sta per 'Wind velocity radar
nephoscope', è la misura dei venti nelle nubi. Tali osservazioni
andranno a colmare la lacuna dell'attuale Sistema di
osservazione globale della World Meteorological Organization e
verranno assimilate dai maggiori centri previsionali meteo
mondiali. Studi preliminari dimostrano infatti che tali misure
contribuiranno a migliorare in modo significativo le previsioni
del tempo.
A partire dal 2015 Alessandro Battaglia del dipartimento di
Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture
- Diati dell'ateneo, con Anthony Illingworth, docente
all'Università di Reading, ha condotto gli studi scientifici
preparatori alla definizione del concetto di missione e quelli
di fase Zero e, nei prossimi 18 mesi il Politecnico coordinerà
gli studi scientifici di fase A e avrà la leadership scientifica
nello sviluppo del simulatore di missione. Oltre al Politecnico
di Torino, nel team del progetto europeo sono coinvolti
scienziati dell'Università di Reading, di Meteo-France,
dell'Ecmwf, del Max Plank Institute di Amburgo, dell'Università
di Lipsia, del Dwd di Lindenberg, dell'Università McGill di
Montreal, del Cnr di Roma, dell'Università di Versailles Saint
Quentin en Yvelines Paris Saclay, del Cnr Canadese e
dell'Istituto meteorologico e idrologico svedese.
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