Furono molti i finanzieri che
contribuirono alla lotta di Liberazione dal nazifascismo. Molti
di loro a costo della propria vita. Il loro contributo e
sacrificio è stato al centro dell'incontro '1945-2025. Il
contributo della guardia di finanza nella Lotta di Liberazione e
nella Resistenza', che si è tenuto al liceo scientifico Avogadro
di Vercelli.
L'iniziativa, nata dalla collaborazione con il comando
provinciale delle fiamme gialle e l'ufficio scolastico
territoriale, è stata l'occasione per raccontare a sessanta
studenti dell'ultimo anno questa pagina di storia del Corpo, a
80 anni di distanza dalla Liberazione. Come ha sottolineato il
comandante provinciale, colonello Ciro Natale, "alla costruzione
dell'Italia libera contribuirono, in modo determinante, interi
Reparti e singoli militari della guardia di finanza, anche a
scapito della propria vita, che si prodigarono nel soccorso e
nell'aiuto alla popolazione civile in difficoltà e nella difesa
dell'ordine economico messo in pericolo dalle ostilità
belliche".
I finanzieri, dopo l'8 settembre, combatterono i nazisti a
Cefalonia e Corfù. Morirono nei lager tedeschi e nelle foibe
carsiche. Ai ragazzi sono state raccontate le storie del
maresciallo maggiore Vincenzo Giudice, fucilato nel tentativo di
evitare l'ennesima strage nazista e quella del tenente Attilio
Corrubia, impiccato dai tedeschi per le sue attività partigiane.
Durante l'incontro, è stato proiettato anche docufilm
realizzato dalla guardia di finanza sul sacrificio dei
finanzieri impegnati nella lotta partigiana e nella difesa della
popolazione durante il periodo bellico
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