Centinaia di persone si sono
raccolte in piazza Statuto a Torino per prendere parte al corteo
organizzato in occasione dello sciopero globale per il clima
lanciato dai Fridays for Future. È presente anche una
delegazione della Fiom Cgil. "Noi - dice il segretario
cittadino, Edy Lazzi - condividiamo l'impostazione di questi
ragazzi. Dobbiamo immaginare un modello di sviluppo differente.
Qui a Torino, per esempio, produciamo auto: noi proponiamo la
produzione di auto piccole, elettriche, a basso impatto,
economiche. Con i conseguenti investimenti pubblici e privati
sul territorio. Serve un'idea per Torino e per l'Italia. Noi ce
l'abbiamo. Ma la nostra classe dirigente è miope".
Al corteo prendono parte collettivi studenteschi,
simpatizzanti No Tav, attivisti di Legambiente, di comitati
locali, del Partito comunista dei Lavoratori, di sinistra
anticapitalista. C'è anche un gruppo di piccoli alunni nella
scuola elementare Manzoni Rayneri con cartelli come "più alberi
meno compiti" e "meno Trump più tram". "Purtroppo - commenta
Andrea, insegnante di liceo e padre di uno dei bambini - oggi si
parla di tante questioni futili, ma non di clima e di ambiente.
Noi dobbiamo pensare al mondo che lasceremo ai nostri figli".
Per la manifestazione è stata chiusa la stazione della
metropolitana di Porta Susa e sono stati deviati i percorsi di
alcuni mezzi pubblici.
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