Le note di 'Faccetta nera' risuonano trasmesse dagli altoparlanti in piazza con decine di persone, tra cui diversi con il cappello con la penna nera, intonano la canzone e il video fa in poche ore il giro del web. Scoppia la polemica all'Adunata degli Alpini a Biella che si concluderà con la sfilata di domenica: Pd e M5s insorgono sottolineando la "vergogna" per una città "che è medaglia d'oro della Resistenza".
"E' un insulto alla memoria che non si può accettare - rincara la dose la segretaria Dem Elly Schlein da Perugia - mi chiedo quando dovremo aspettare per avere parole di condanna forti e nette da parte di tutte le forze politiche, tutte le istituzioni e di chi governa".
Nonostante le polemiche, in realtà sabato il programma dell'Adunata si è svolto regolarmente e domenica è atteso il ministro della Difesa Guido Crosetto. Oggi erano invece presenti Isabella Rauti, sottosegretario alla Difesa, insieme ad Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, che hanno visitato la cittadella degli alpini. A Città Studi c'è stato poi l'incontro tra il presidente nazionale degli alpini e le delegazioni delle sezioni Ana all'estero e gli International federation mountain soldiers.
"Un'occasione di confronto - ha detto nel suo intervento la vicepresidente del Piemonte Elena Chiorino, esponente Fdi - per ribadire un messaggio tanto semplice quanto potente: gli alpini di tutto il mondo sono veri patrioti".
L'Associazione degi alpini prende le distanze da quanto accaduto. "L'Ana è una associazione di volontari apartitica per statuto e si dissocia perciò da qualunque forma di propaganda politica", ha detto il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero. In una nota l'Ana nazionale precisa "che le note in questione provenivano da un altoparlante di un locale privato e non dall'impianto di servizio dell'Adunata". Ma la polemica intanto è montata.
In una nota Andrea Basso ed Elisa Francese del Pd di Biella spiegano: "L'Adunata si è aperta con la presentazione di un libro sulla partecipazione degli alpini alla Resistenza e in occasione dell'alzabandiera sono state ricordate le ragioni del conferimento della medaglia d'oro al valor militare alla nostra città per il contributo dei biellesi alla liberazione del nazifascismo. Il canto fascista che celebra gli orrori del colonialismo del duce risuonato nella notte non ha nulla a che vedere con quanto stiamo celebrando, e ancora più in questa nostra città è un insulto alla memoria".
La condanna arriva anche dal Movimento 5 stelle. In una nota i consiglieri regionali Sarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio spiegano: "Quanto accaduto è inqualificabile e merita una ferma condanna da parte di tutte le forze politiche, dell'Ana e delle istituzioni. Certi episodi sono inaccettabili, a maggior ragione in una città insignita della Medaglia d'oro al valor militare per il contributo offerto alla lotta di Liberazione. È triste vedere l'immagine di alcune penne nere fare da sfondo ai canti fascisti, uno sfregio alla memoria dei tanti alpini che combatterono per liberare il Piemonte e l'Italia dal giogo nazifascista". Perché, come ha osservato il biellese Paolo Furia, esponente della segreteria nazionale del Pd, "tre quarti delle motivazioni per la consegna alla città di Biella della medaglia d'oro al valor militare hanno a che vedere col ruolo avuto dagli Alpini biellesi durante la Resistenza antifascista".
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