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Referendum, Landini nella Granda: 'Non è battaglia di parte'

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Referendum, Landini nella Granda: 'Non è battaglia di parte'

La Cgil smentisce mire politiche: 'È un voto per il cambiamento'

BRA, 10 maggio 2025, 19:48

Redazione ANSA

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Due tappe cuneesi per il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, impegnato nella campagna 'Strada per strada' per i referendum dell'8 e 9 giugno. Ad Alba Landini ha tenuto un volantinaggio e comizio in piazza Cagnasso, per poi salire sul palco a Bra. A intervenire, tra gli altri, un'operatrice del numero unico 112 assunta dall'Amos e una dipendente della Diageo di Santa Vittoria d'Alba, che portano le testimonianze delle criticità legate al lavoro nella Granda.
    "La battaglia che stiamo facendo non è una battaglia di parte" dice Landini, che fa appello a tutti perché vadano a votare, anche ai sostenitori del no: "Se le persone hanno perso la fiducia verso le forze politiche e anche verso il sindacato non sono loro che non hanno capito". Il sindacalista smentisce ogni ambizione politica personale o del sindacato: "Si tenta di non discutere del problema vero che stiamo ponendo: non si va a votare neanche per la Cgil, ma per un cambiamento radicale".
    Nel mirino ci sono le "leggi balorde" approvate negli ultimi venticinque anni, sottolinea Landini, da tutti i governi: "È passata l'idea che l'economia aveva bisogno di flessibilità, che il mercato non doveva avere nessun vincolo sociale. Questo pensiero è diventato il pensiero dominante e ha riguardato trasversalmente tutto il mondo politico".
   

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