"Sburocratizzare sfruttando al meglio il principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione, delegando alle professioni ordinistiche provvedimenti di competenza della Pa come atti di verifica, collaudo e controllo, atti di asseverazione e/o certificazione, o atti di monitoraggio sull'applicazione delle norme", nonché "snellire l'iter autorizzativo per la gestione dei boschi, semplificare le pratiche burocratiche per facilitare la 'Route 2 Market' delle produzioni alimentari di natura agricola di piccola e micro-dimensione, rivedere la convenzione stipulata tra Agea - Agenzia per le erogazioni in agricoltura, e i Centri di assistenza agricola, e modificare il Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, con l'obiettivo di coinvolgere e riconoscere il contributo essenziale che i professionisti iscritti agli Ordini possono dare allo sviluppo del settore": è ciò che si legge nel documento che le categorie professionali del settore agrario hanno sottoposto al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, firmato dal presidente e dal vicepresidente di ProfessionItaliane Armando Zambrano e Rosario De Luca.
Le idee, si legge, "vanno nella direzione di ridurre il
carico burocratico che grava in Italia sull'attuazione della
Politica agricola comune, e la cui applicazione faciliterebbe il
raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di
ripresa e resilienza (Pnrr)".
Per Zambrano e De Luca, "la conoscenza approfondita del
settore, le competenze e le professionalità dei professionisti
iscritti agli Ordini rappresentano una risorsa della quale non
si può fare a meno, se si vogliono compiere le scelte giuste per
progredire sulla strada della Transizione ecologica e dello
sviluppo economico del Paese", si legge, infine.
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