Chiudere le sedi di continuità
assistenziale che non garantiscono la sicurezza degli operatori
sanitari. E' una delle proposte che arrivano, a fronte della
recrudescenza delle aggressioni ai danni degli operatori
sanitari post pandemia, da Filippo Anelli, Presidente
dell'Ordine di Bari e della Fnomceo, la Federazione nazionale
degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, e dal
Gruppo Agapanto per il contrasto e la prevenzione del fenomeno
delle aggressioni, all'assessore alla Sanita' della Regione
Puglia Rocco Palese, intervenuto nel corso della conferenza
stampa per la giornata contro le aggressioni ai sanitari.
Nel pacchetto di proposte dei medici c'e' il miglioramento della
comunicazione con i familiari dei pazienti in contesti come il
pronto soccorso in cui la conflittualità è elevata, attraverso
la presenza di un mediatore, oltre che delle forze dell'ordine e
la definizione di procedure per l'applicazione della
procedibilità d'ufficio prevista dalla Legge 223/20. I medici
chiedono anche la riorganizzazione dei presidi territoriali per
evitare l'isolamento degli operatori, campagne di educazione
nelle scuole e una figura per il supporto psicologico ai medici
vittime di episodi di violenza.
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