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Tribunale riconosce a lavoratore 'salario minimo costituzionale'

Tribunale riconosce a lavoratore 'salario minimo costituzionale'

A Bari società condannata a pagare integrazione di stipendio

BARI, 18 ottobre 2023, 18:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il lavoratore ha diritto ad un salario minimo che lo tenga fuori dalla una condizione di povertà e che, secondo quanto previsto dall'articolo 36 della Costituzione, sia proporzionato e adeguato ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. E' in applicazione di questi principi, e anche della recente sentenza della Cassazione in materia di salario minimo costituzionale (2 ottobre scorso) che il Tribunale di Bari ha ritenuto inadeguata e insufficiente la retribuzione di un lavoratore (sia pure inquadrato regolarmente con Ccnl dei servizi fiduciari) e condannato il datore di lavoro ad applicare un altro trattamento retributivo e a pagare le relative differenze maturate. Il ragionamento della giudice Agnese Angiuli si fonda sui principi affermati dalla Suprema Corte in base ai quali - sottolineano i difensori Ettore Sbarra, Federica Romani e Leonardo Netti (Legali Lavoro Bari) - "ai fini della determinazione del giusto salario minimo costituzionale, il giudice può servirsi a fini parametrici del trattamento retributivo stabilito in altri contratti collettivi di settori affini e per mansioni analoghe". Inoltre, "nella opera di verifica della retribuzione minima adeguata all'articolo 36 della Costituzione, il giudice può fare anche riferimento all'occorrenza ad indicatori economici e statistici".
    Il Tribunale giunge alla conclusione che "deve affermarsi la inadeguatezza della retribuzione corrisposta al ricorrente" sulla base del contratto applicato, rispetto al parametro costituzionale". Per determinare la retribuzione adeguata, quindi, la giudice ha preso a riferimento i contratti collettivi usualmente applicati per disciplinare mansioni identiche a quelle del lavoratore.
   

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