"Per sbloccare le prenotazioni
dell'acqua ad uso irriguo in vista della imminente stagione
delle grandi campagne ortive ed ortofrutticole e dare certezze
ai titolari di imprese agricole, Cia Agricoltori di Potenza e
Matera chiede al presidente della Giunta lucana, Vito Bardi, e
all'assessore regionale all'agricoltura, Carmine Cicala, di
chiudere con urgenza e senza ulteriori rinvii l'intesa al tavolo
istituzionale per la gestione dell'acqua con la Regione Puglia e
gli altri enti preposti". E' la posizione - espressa in una una
nota congiunta - dei presidenti Cia di Potenza, Giambattista
Lorusso, e di Matera, Giuseppe Stasi.
Nel comunicato è specifcato che nei giorni scorsi
l'organizzazione di categoria "ha tenuto incontri e riunioni sui
territori per raccogliere le proposte dei nostri imprenditori e
discutere scelte e tempistiche che le Istituzioni hanno adottato
sinora nella gestione dell'emergenza idrica. L'indicazione
condivisa è di procedere ad una intesa per una gestione dei
quantitativi disponibili che non penalizzi nessuno a partire
dai consumi ad uso domestico cosi come prevede la legge e
contestualmente indicare con chiarezza al mondo agricolo tempi,
modalità e quantità di risorsa su cui poter contare al fine di
garantire loro i servizi essenziali per potere produrre a
partire da quelli irrigui per una effettiva e reale ripresa
delle ordinarie attività agronomiche".
I dirigenti lucani della Cia hanno messo in evidenza che
"siamo ad aprile e il comparto agricolo non può ulteriormente
procrastinare le proprie attività e spostare nel tempo alcune
scelte che vanno effettuate in questa fase, altrimenti
molteplici aziende vocate alle produzioni primaverili/estive
rischiano di rimanere fuori mercato e non produrre. Non vi sono
i margini per un ulteriore spostamento dell'accordo fra le due
Regioni. Pertanto - hanno concluso Lorusso e Stasi - si chiuda
il tutto con equilibrio e realismo, si favoriscano soluzioni
che, partendo dalle disponibilità presenti, attivino le
necessarie compensazioni fra gli schemi idrici e garantiscano il
più possibile le necessarie forniture a partire dall'uso
razionale del consumo ad uso potabile e passando alle forniture
minimali che permettono di non penalizzare l'uso per finalità
agricole e alimentari".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA