Una delle dieci persone
destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare eseguita
questa mattina dai carabinieri di Brindisi avrebbe impartito
ordini dal carcere di Oristano dando indicazioni su come
recuperare, pagare e trasportare la droga. Si tratta - secondo
quanto accertato dalle indagini - del presunto capoclan Cristian
Tarantino, 37enne ritenuto vicino alla frangia della Scu attiva
a Tuturano, che in carcere avrebbe utilizzato dispositivi
digitali, tra cui un pc, e i social network. Per lui e per le
altre nove persone indagate le accuse sono, a vario titolo, di
associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti,
con l'aggravante di aver agevolato la Scu; spaccio di sostanze
stupefacenti e violazioni in materia di armi. Le misure
cautelari, nove in carcere e una ai domiciliari, sono state
disposte dal gip del tribunale di Lecce su richiesta della
Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Alcuni dei
destinatari dei provvedimenti si trovavano già in carcere.
In totale sono 18 gli indagati nell'ambito di una indagine
più ampia, legata ad alcuni intimidazioni ai danni dei titolari
di negozi a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, e
che nei mesi scorsi aveva portato ad altri arresti.
Nei confronti di Tarantino, dopo aver scoperto l'uso di
cellulari e pc, era stata disposta la detenzione secondo il
regime del 41 bis.
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