La sicurezza sui posti di lavoro è in
primo piano oggi a Bari in occasione della manifestazione di
Cgil, Cisl e Uil per il primo maggio. "Siamo contenti che il
tema zero morti sul lavoro sia diventato centrale per tutte le
organizzazioni, come lo è stato per il nostro amato Papa
Francesco, e come lo è per il presidente della Repubblica Sergio
Mattarella e di tutte le persone in piazza", ha detto Andrea
Toma, segretario della Uil Puglia. "Zero morti sul lavoro - ha
aggiunto - significa dare dignità al Paese e alle persone". Toma
ha ricordato che "abbiamo il testo unico sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro che è uno dei migliori in Europa, ma non è
accompagnato da leggi che garantiscano la certezza della pena.
Quando una persona muore non basta esprimere cordoglio, serve la
certezza della pena".
Il segretario generale della Cisl Puglia, Antonio
Castellucci, ha evidenziato che "tutela e sicurezza sul lavoro
sono la priorità. Investimenti, responsabilità e coesione
sociale sono alcune azioni e strumenti da mettere in campo con
più determinazione per affrontare nell'immediato le
problematiche del lavoro". Il segretario ha sottolineato inoltre
che "il primo maggio rappresenta non solo una giornata di
celebrazione dei diritti conquistati, ma anche un momento di
forte riflessione e rinnovato impegno per la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro per tutti". Il segretario
generale della Cgil Bari, Domenico Ficco, ha spiegato che "c'è
un tema sottovalutato e si chiama precariato, si chiama
frammentazione del mercato e dei percorsi lavorativi
individuali, che impediscono di acquisire anche solide
competenze professionale oltre che un'adeguata conoscenza delle
misure di prevenzione e del sistema produttivo in cui sono
inseriti, gli eventuali rischi". Il precariato, ha concluso
Ficco, "riduce la forza rivendicativa nel pretendere il rispetto
di tutti i propri diritti, anche quello alla sicurezza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA