ROMA, 11 MAG - All'acuto di Krstovic risponde Coppola e lo spareggio salvezza non scioglie i dubbi sul futuro di Verona e Lecce. Ora i salentini sono a quota 28, pari con l'Empoli terzultimo ma avanti per scontri diretti mentre il Venezia due lunghezze piu' giu' gioca domani in casa con la Fiorentina; i gialloblu' invece a quota 33 tengono lontana la zona retrocessione Una gara in cui è la paura ad aleggiare sul Bentegodi.
Quella di perdere e di gettare già tutto. E, invece, sia i gialloblù che i giallorossi sono attesi da due autentiche finali, 180' minuti che diranno la verità sulla volata salvezza.
Giampaolo recupera Krstovic che si piazza al centro dell'attacco salentino, nel Verona c'è Tengstedt accanto a Sarr. L'approccio della gara è tutto degli ospiti più reattivi e meglio disposti.
Il Verona sembra soffrire l'importanza del match, parte contratto, raccogliendo solo cartellini gialli, Suslov e Duda.
Il vantaggio è la logica conseguenza di questo leggero predominio. Il taglio di Krstovic è premiato dalla palla dentro di Morente e Montipò è battuto. Poi l'attaccante dei pugliesi esulta mostrando la maglia dedicata a Graziano Fiorita, il fisioterapista scomparso qualche settimana fa.
Il Verona fatica a dare sostanza alla manovra, Falcone rimane di fatto inoperoso, l'Hellas non ha idee. Ma nel calcio c'è una soluzione importante, quella della palla inattiva, l'unica arma che ha a disposizione l'attacco dei veneti. Sulla punizione di Suslov salta più in alto di tutti Coppola che infila con una parabola beffarda Falcone. Sembra un Verona più intraprendente quello di inizio ripresa con subito una buona iniziativa del neo entrato Serdar ma Falcone para a terra. Poi c'è ancora Lecce. Banda cestina una ripartenza ficcante dei giallorosso con ottimo suggerimento di Pierotti, poi il tiro di Berisha è centrale e Montipò blocca. Come bloccata e ricca di paura rimane la gara nonostante i tanti cambi, alcuni forzati come Gaspar e Valentini, operati dai due allenatori. Le manovre di entrambe le squadre è troppo infarcita di errori e di limiti tecnici evidenti. Il Lecce che nella prima frazione sembrava avere più gamba, finisce un po' in affanno. La squadra di Giampaolo porta a casa un punto ma che potrebbe non bastare nell'infuocato finale di campionato. Chi sta meglio è un Verona a cui manca davvero un nulla per tagliare il traguardo salvezza.
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