"Sinistra italiana vuole porsi come baricentro della discussione con tutte le altre forze di sinistra per la costruzione di un progetto alternativo al Partito Democratico", è quanto emerso nel corso dell'assemblea regionale che si è tenuta a Santa Cristina di Paulilatino.
A Sassari e nella Sardegna del nord, in genere, Sinistra Italiana è già pronta per tenere i congressi territoriali e provinciali entro il termine di aprile indicato dal recente Congresso nazionale di Rimini - è stato sottolineato nell'assemblea - invece Cagliari, Nuoro, Oristano e il resto della Sardegna meridionale hanno chiesto tempo per completare la campagna di tesseramento e preparare nel migliore dei modi i propri congressi. "Non più di qualche settimana" ha però risposto il senatore Peppe De Cristofaro, arrivato dalla penisola in veste di coordinatore della segreteria nazionale del partito, ricordando la necessità di completare il percorso congressuale prima dell'avvio della campagna elettorale per le amministrative.
De Cristofaro, fra l'altro, ha riconosciuto le difficoltà di Sinistra Italiana Sardegna dopo le scissioni operate dagli esponenti che rappresentavano il partito nel comune di Cagliari, in Consiglio regionale e nel Parlamento nazionale. "Ma Sinistra italiana in Sardegna c'è ed è ancora forte e viva e siamo l'unico partito a sinistra del Pd" hanno ribadito il sassarese Nicola Comerci, che è stato delegato regionale al Congresso di Rimini, e Alessandro Vinci, consigliere comunale a San Nicolò d'Arcidano. "Col Pd, comunque, non ci sono problemi a stringere una eventuale alleanza", ha precisato De Cristofaro spiegando che la linea politica di Sinistra Italiana è molto netta, ma che le alleanze, dati i numeri, sono una scelta obbligata e che se ci sono le condizioni ci si può alleare col Pd, ma anche con De Magistris, come già accade a Napoli, e che elementi di convergenza potrebbero esserci anche con lo stesso Movimento 5 Stelle.
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