Un omaggio al feuilleton, tra peripezie e vicissitudini a volte plausibili e altre volte magiche, con un approccio giocosamente ostentato a questo particolare genere letterario di richiamo ottocentesco, ma con i piedi ben piantati nei nostri tempi. È "Rosa Zicchina e i suoi colera", il primo romanzo di Cosimo Filigheddu, in libreria da oggi.
Edito da Edes, con una prefazione della storica Marisa Porcu Gaias e l'immagine di copertina dell'illustratrice Francesca Cavazzuti, l'opera con cui il giornalista sassarese esordisce in libreria è un romanzo fra storia e realismo fantastico, di scrittura scorrevole e moderna, che "parla" una lingua sapientemente arcaicizzante e per questo avvincente.
Pagina dopo pagina ci si addentra nelle avventure di una donna sassarese che si intersecano in quelle di Sassari dal colera pre-unitario del 1855 al minaccioso colera post-unitario del 1884.
Sassarese, 70 anni, Cosimo Filigheddu ha iniziato a fare il giornalista nel 1973. Dopo un breve periodo all'Unione Sarda è passato a La Nuova Sardegna, dove è stato cronista, responsabile della Cultura e capocronista. Sono state rappresentate numerose sue opere teatrali in italiano e in sassarese, quasi tutte dalla Compagnia Teatro Sassari, con cui collabora da anni. È appassionato di storia locale e con Edes ha pubblicato anche "Buttate giù quella chiesa", la vera storia della demolizione della chiesa di Santa Caterina, scritta con l'architetto e urbanista Sandro Roggio.
Fa parte della redazione di "SardegnaBlogger", che ospita i suoi racconti e i suoi articoli di politica e costume.
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