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Operaio morto nell'impianto rifiuti, assolto l'unico imputato

Operaio morto nell'impianto rifiuti, assolto l'unico imputato

Processo davanti gup Sassari, pm aveva chiesto assoluzione

SASSARI, 12 marzo 2025, 12:36

Redazione ANSA

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Assolto per non aver commesso il fatto. Fabiano Mariano Saba, unico imputato per la morte di Antonio Masia, l'operaio di 53 anni trovato senza vita il 25 luglio 2022 all'interno dell'impianto di smaltimento rifiuti della Gesam, nella zona industriale di Truncu Reale, a Sassari, è stato scagionato stamattina da ogni accusa.
    Per il gup, Sergio De Luca, Saba non è responsabile in alcun modo della morte del collega. Lo afferma con la sentenza pronunciata oggi al termine del processo con rito abbreviato celebrato al tribunale di Sassari.
    La stessa pm Maria Paola Asara aveva chiesto l'assoluzione con formula dubitativa, perché le prove raccolte non sono sufficienti per condannare Saba per omicidio colposo. Richiesta di assoluzione enunciata anche dal difensore dell'imputato, avvocato Luca Sciaccaluga, mentre le parti civili si erano opposte con i legali Francesca Fiori e Daniele Alicicco.
    Antonio Masia fu trovato morto nel capannone della Gesam, in un punto nascosto, la sera del 25 luglio 2022, dopo l'allarme di scomparsa lanciato dalla famiglia. Inizialmente si pensò a un malore, ma la Procura aprì un'inchiesta e l'autopsia rivelò che l'operaio fu ucciso dall'impatto con un macchinario. Un paio di settimane dopo l'incidente, un incendio doloso distrusse completamente il capannone dove fu trovato il corpo di Masia.
    A conclusione delle indagini, la pm aveva chiesto l'archiviazione per Saba e per un secondo operaio indagato, Luri Arben. Il gup aveva accolto la richiesta solo per quest'ultimo, disponendo invece l'imputazione coatta per il primo.
    Oggi la parola fine al processo con la sentenza di assoluzione per l'imputato.
   

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